Sanità
04 Dicembre 2023 Il 18 dicembre medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari rappresentati da AAROI-EMAC, FASSID, FVM incroceranno le braccia. Garantiti solo i servizi essenziali
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Il 18 dicembre medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari rappresentati da AAROI-EMAC, FASSID, FVM incroceranno le braccia, per intensificarne la protesta e fare pressing sul Governo per le istanze comuni sulla Legge di Bilancio 2024 e per quelle sui contratti di lavoro del personale sanitario. Nella giornata saranno bloccate le prestazioni sanitarie non urgenti nei servizi ospedalieri e territoriali, garantendo solo i servizi essenziali. Lo annuncia una nota dell’InterSindacale della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria: “Dicembre sarà un mese molto caldo e, se non saranno soddisfatte le nostre richieste che interpretano le esigenze dei cittadini, lo sarà ancor più il 2024”.
Dopo lo sciopero CGIL e UIL del 17 novembre e la manifestazione CISL del 25, il 18 dicembre “toccherà ancora una volta ai nostri medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, in questa data rappresentati da AAROI-EMAC, FASSID, FVM incrociare le braccia, bloccando tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare, in uno sciopero al quale si assoceranno anche i medici della CISL, dando ulteriore seguito alla mobilitazione, per intensificarne la protesta facendo pressing sul Governo per le istanze comuni sulla Legge di Bilancio 2024 e per quelle sui contratti di lavoro del personale sanitario”. Le iniziative intendono “massimizzare l’attenzione e amplificare le proteste” per opporsi alla Manovra finanziaria 2024 “che va a danno del SSN pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini”.
La protesta, precisano i sindacati, non sarà fermata da un “emendamento retromarcia” sulle pensioni “un fittizio contentino last minute dopo che il Governo aveva tentato di saccheggiarle. Il Governo ci ascolti e modifichi la legge di Bilancio. Come ha salvato le banche dal prelievo sugli extra profitti trovi il coraggio di rendere efficiente il servizio sanitario nazionale che è il primo baluardo contro la povertà, l’isolamento degli anziani, la denatalità delle giovani coppie, la tutela delle famiglie senza lavoro o a basso reddito che non possono pagarsi le cure”. “Il Governo ha la totale responsabilità dei disagi che con il nostro sciopero ricadranno sulle cittadine e sui cittadini, già provati da lunghe liste di attesa, – affermano le organizzazioni sindacali –. Tale responsabilità fattuale ha il significato di una irresponsabilità politica i cui contorni devono essere noti alla popolazione del nostro Paese la quale siamo certi comprenderà che la nostra mobilitazione la riguarda da vicino poiché ha come primario obiettivo la difesa di un SSN pubblico già sull’orlo del precipizio. Una struttura fondamentale della nostra società sia sul piano sociale sia sul piano economico che viene messa ulteriormente a rischio dalla Legge di Bilancio che contestiamo”.
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