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30 Aprile 2024Nelle farmacie di Verona che aderiscono al progetto “Farmacia amica dell’autismo”, sono disponibili tabelle comunicative con simboli che consentono la comunicazione con il farmacista sulle più comuni esigenze di salute

Con semplici domande e una tabella di simboli visibile sul banco della farmacia, i farmacisti potranno comunicare in modo più efficace con utenti autistici o con difficoltà comunicative, incluse persone straniere che non parlano italiano che si presentano con un disturbo o per chiedere un farmaco. Si chiama “Farmacia amica dell’autismo” il progetto dell’Associazione Continuando a crescere Onlus recepito da Federfarma Verona che per prima in Italia offre questo servizio pratico di accoglienza. E' stato presentato in conferenza stampa.
Bisogno di salute e comunicazione di informazioni
Nelle farmacie veronesi che aderiscono al progetto, riconoscibili dalla specifica vetrofania, sono disponibili e ben visibili sul banco dei particolari calendari formati da tabelle comunicative di veloce consultazione che attraverso simboli chiari consentono una comunicazione tra utente e farmacista focalizzata sulle più comuni esigenze di salute. Le domande e le informazioni anche le più semplici (Hai mal di pancia, di testa, dolore ai denti? La medicina va presa ogni 4 ore, oppure alla mattina e alla sera. Per questo medicinale serve la ricetta) sono fondamentali per il farmacista per relazionarsi al paziente autistico o con difficoltà di comunicazione. L’obiettivo del progetto è rendere quanto più possibile autonomi bambini, ragazzi e adulti con sindrome autistica.
Progetto pilota per un dialogo attivo tra farmacie e autismo
«Si tratta di un progetto pilota che per la prima volta in Italia permette un dialogo attivo tra farmacie e autismo - spiega Monica Meda presidente di Continuando a Crescere Onlus -. Partiamo da Verona e, qualora dovesse avere un buon riscontro, siamo pronti a diffondere l’iniziativa anche in altri territori. Le tabelle di simboli sono ideate per le persone con autismo ma possono essere utilizzate anche per comunicare con turisti che non conoscono l’italiano, persone sorde o ipoudenti. È pensato per aumentare il livello di autonomia quotidiana e migliorare la qualità di vita di persone con difficoltà relazionali, come quelle legate all’autismo. Ringraziamo le farmacie di Federfarma Verona che con grande sensibilità dimostrano alto senso civico aprendo la via ad un’accoglienza più inclusiva».
«Tre anni fa abbiamo cominciato la collaborazione con “Continuando a crescere” distribuendo in farmacia depliant che informavano e sensibilizzavano la popolazione sui disturbi dello spettro autistico - ricorda Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Il contatto visivo, il tono di voce rilassato e sereno, un semplice sorriso sono indispensabili per un approccio empatico. E ora questo ulteriore passo in avanti che vede ancora una volta il modello sociale della farmacia al fianco di utenti speciali».
«Si tratta di una idea innovativa che ci aiuta, anche come cittadini, a crescere nella responsabilità per soddisfare le esigenze di tutta la comunità - dice Paola Fiocco, consigliere Federfarma Verona -. Crediamo che poco alla volta i ragazzi autistici possano, grazie a questa nuova forma di comunicazione, cominciare ad interagire con il farmacista, migliorando gradualmente l’autonomia personale oggi in farmacia e un domani, magari, anche in altri ambienti».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Lucia Mazzi logopedista e terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Sarah Fort traduttrice in simboli.
«Il “calendario” che abbiamo progettato è stato pensato per andare incontro ai bisogni delle persone affette da autismo, con comunicopatie, fragili - ha spiegato Mazzi. -. Serve per migliorare la comprensione e la produzione nella richiesta dei bisogni di un farmaco all’interno della farmacia, ed è utile quindi anche per le persone straniere che non parlano italiano».
«Tecnicamente – spiega Sarah Fort – si tratta di una tabella comunicativa ed è stata realizzata con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa, senza le indicazioni di parole, per permettere sia al farmacista sia all’utente di interpretare al meglio i simboli proposti. Offrendo maggiori opportunità comunicative da una parte e dall’altra».
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