Farmacisti
07 Maggio 2024Con il decreto Semplificazioni al farmacista, verranno concessi/richiesti nuovi servizi, la farmacia andrà sempre più a rafforzare la sua centralità e il ruolo sanitario del farmacista verrà riconosciuto a tutti i livelli e la farmacia

Test e tamponi, telemedicina, screening, programmi di prevenzione, vaccini. Sono alcune delle direttrici su cui si sta cercando di potenziare il ruolo della farmacia come punto di riferimento sanitario di prossimità. Evoluzioni che vanno approfondite in tutti gli aspetti, anche e soprattutto in relazione al “capitale umano”. Il rischio, altrimenti, è che possa aumentare il carico di lavoro, i disequilibri vita lavorativa-vita privata, ma anche l’insoddisfazione per una remunerazione e un riconoscimento non adeguato, con conseguenti impatti sull’abbandono della professione. A lanciare la preoccupazione è il Conasfa, che sottolinea come sia quanto mai opportuno cogliere l’opportunità della scadenza del Ccnl.
Semplificazioni-bis: dal Conasfa appello ad approfondire gli aspetti delle Human Resources
È sempre più forte la spinta da parte della politica a rafforzare la centralità della farmacia, si legge nella nota di ieri, e allo studio ci sono provvedimenti, tra cui il Ddl Semplificazioni-bis, in cui tale presidio viene ridisegnate come “hub sanitario”, centro di prossimità sul territorio per “screening e programmi di prevenzione”, “avamposto di esami e controlli, nella prevenzione e monitoraggio del paziente cronico”. Tutte evoluzioni di cui, chiarisce Conasfa, “come farmacisti siamo orgogliosi”, ma che impongono “una riflessione sulle dinamiche” in corso. Non “dobbiamo infatti dimenticarci della risorsa più preziosa: il capitale umano”.
Scadenza del contratto sia opportunità: vanno ridisegnate tutele e riconoscimenti
Il momento che “stiamo attraversando è cruciale” ma, al contempo, offre una opportunità: “stiamo andando verso la nuova scadenza del contratto dei farmacisti dipendenti e presto si avvieranno i tavoli per la negoziazione con le sigle confederali. Riteniamo pertanto fondamentale sottolineare che tutti questi servizi e tutte queste mansioni - che molti farmacisti collaboratori stanno già realizzando - dovranno trovare largo spazio nei nuovi contratti e che questi nuovi compiti dovranno essere riconosciuti economicamente e con le tutele adeguate, per istituzionalizzare il ruolo sanitario del farmacista”.
Carichi di lavoro, work life balance e tenuta della professione a rischio
Il rischio, altrimenti, “sarà quello di lanciare ancora una volta “senza rete” i farmacisti e di incrementare il carico di lavoro, già molto incalzante, dei colleghi, aumentando ancor di più il gap nel work-life balance e l’esigenza di gratificazioni. Tale circostanza potrebbe acuire ulteriormente il fenomeno dell’abbandono professionale. La carenza dei farmacisti è sempre più evidente, come emerso anche nel tavolo sul tema indetto dalla Fofi. Per questo, l’esigenza che sottolineiamo è quella di andare verso un importante riconoscimento a livello contrattuale del ruolo del farmacista, per una reale valorizzazione professionale”.
L’appello è diretto anche verso le Istituzioni “che stanno lavorando per la fattiva realizzazione della Farmacia dei Servizi. È fondamentale, a nostro parere, che le farmacie vengano adeguatamente strutturate per l'erogazione di questi servizi” e che “alla crescita della farmacia faccia seguito una concreta valorizzazione dei collaboratori, pilastri portanti delle farmacie stesse”.
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