farmacisti
06 Maggio 2025Dall’assemblea Conasfa un appello all’unità della categoria: serve un contratto che riconosca l’evoluzione della professione e tutele adeguate per le nuove responsabilità

Mentre il tavolo della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei farmacisti registra una momentanea sospensione per le posizioni troppo distanti tra le parti sugli aspetti economici, le associazioni dei farmacisti dipendenti fanno il punto sulle questioni ancora aperte: dalla carenza di farmacisti al rischio di impiego improprio di figure non laureate, dalle responsabilità legali e professionali della firma dei risultati delle autoanalisi e le organizzazioni invitano a una presenza attiva per fare rete. Sono i punti chiave emersi dall’Assemblea Ordinaria del Conasfa che riflettono una “fase cruciale per la professione del farmacista non titolare”.
Di recente il Tavolo negoziale è arrivato a uno stallo sugli aspetti economici del contratto: “I Sindacati hanno avanzato una richiesta di aumento di 360 euro, ritenuta proporzionata alla perdita del potere d'acquisto e all’ampliamento delle mansioni. Federfarma ha invece proposto un aumento di soli 120 euro” spiega la nota del Conasfa.
La presidente Angela Noferi ha sottolineato la professione si trova a un “crocevia storico”.
Il farmacista “la professione del farmacista si sta evolvendo e deve essere riconosciuta con atti concreti, non solo con parole. I contratti devono riflettere la realtà quotidiana delle nostre competenze e responsabilità crescenti. Per questo, invitiamo tutti i colleghi a essere parte attiva di questo processo: solo una base compatta e consapevole del proprio valore professionale può dare forza alla trattativa sindacale”.
Il Conasfa ha fatto il punto anche sul tema della carenza di farmacisti e sul “rischio, sempre più attuale, dell’impiego improprio di figure non laureate – come l’assistente di farmacia – in mansioni riservate per legge ai Farmacisti, con conseguente pericolo di abuso della professione”. Conasfa ribadisce la “necessità di vigilanza da parte dei colleghi e l’obbligo di segnalare ogni irregolarità agli Ordini professionali”.
Dai farmacisti presenti all’assemblea è tuttavia emersa anche “la difficoltà concreta, per molti colleghi, di esercitare questo dovere di denuncia e segnalazione in contesti lavorativi complessi”.
Altro tema cruciale per i farmacisti è la possibile firma dei referti di autoanalisi da parte dei Farmacisti. “È un’opportunità, ma comporta responsabilità legali e professionali che non possiamo sottovalutare. Servono tutele, strumenti affidabili e una preparazione adeguata” ha sottolineato la presidente Noferi che ha invitato i professionisti alla presenza attiva e alla partecipazione sindacale. “È il momento di esserci, di fare rete, di alzare la voce in ogni sede istituzionale e informale perché il futuro della professione si sta scrivendo ora”.
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