contratto lavoro
07 Luglio 2025Durante il presidio dei farmacisti a Modena davanti alla sede provinciale di Federfarma il Consiglio direttivo ha incontrato la delegazione dei farmacisti dipendenti. Il presidente si è impegnato a riportare le “legittime istanze” ai livelli superiori della associazione

I farmacisti collaboratori sono una “risorsa fondamentale e preziosa” per le farmacie ed è necessario un “equilibrio che concili le legittime richieste di adeguamento salariale con il tema, non secondario, della sostenibilità delle Farmacie”. Lo ha affermato il presidente di Federfarma Modena Fabrizio Violi in occasione del presidio sindacale programmato per il 4 luglio 2025 davanti alla sede della federazione durante l’incontro che contestualmente si è tenuto con una delegazione dei rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Un dialogo “pacato e utile, improntato a un confronto costruttivo sulle rispettive istanze” riporta una nota di Federfarma Modena.
Violi ha sottolineato la volontà di ascoltare istanze dei farmacisti dipendenti “che riteniamo giuste” e di riportarle alla rappresentanza regionale e, a salire, al nazionale.
“Voglio sottolineare che riteniamo tutti i nostri colleghi e collaboratori, con quali, in quanto titolari, operiamo ogni giorno fianco a fianco, una risorsa fondamentale e insostituibile per il funzionamento della Farmacia, e per questo comprendiamo la richiesta di un aumento, una necessità di ricontrattualizzazione che dovrebbe avvenire ciclicamente, ogni 2 o 3 anni, intavolando una trattativa che tenga conto sia degli aspetti economici che di quelli, più generali, concernenti una professione come la nostra, la quale, per forza di cose, è in continua evoluzione”.
Per Violi uno dei punti centrali della questione è il “necessario equilibrio che deve conciliare le legittime richieste di adeguamento salariale con il tema, non secondario, della sostenibilità delle Farmacie, che non possono pensarsi come un sistema omogeneo, ma che sono anzi caratterizzate da una grande variabilità di dimensioni e fatturato; condizioni, queste, che dipendono da moltissimi fattori, tra i quali la collocazione geografica, per esempio tra città e zone rurali”.
Violi ha espresso grande preoccupazione per “l’aumento repentino, esponenziale e indiscriminato della distribuzione diretta, che sta tagliando fuori le farmacie, punto essenziale di prossimità per il cittadino, con conseguente calo significativo di entrate”.
Ha ribadito che “la farmacia, in quanto attività economica, deve poter essere sostenibile, sia per garantire la possibilità di continuare ad avvalersi dei propri collaboratori che, ovviamente, per poter porre in essere qualsiasi possibilità di aumento salariale”.
“Ci auguriamo – ha concluso Violi - che in breve tempo possa riprendere il dialogo e si addivenga a un esito positivo dello stesso, perché ogni farmacista, sia titolare o dipendente, è collega, e per questo il primo obiettivo è che la farmacia resti quel nodo centrale della rete della sanità territoriale, condizione imprescindibile per qualsivoglia ulteriore prospettiva”.
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