Salute benessere
22 Gennaio 2024 La fibrosi polmonare è una condizione irreversibile che lascia i polmoni incapaci di scambiare correttamente ossigeno e anidride carbonica, uno studio ha indagato sul legame tra l'assunzione di omega-3 e la progressione della malattia
Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Chest, ha gettato nuova luce sul legame tra l'assunzione di omega-3 e la progressione della fibrosi polmonare, aprendo potenzialmente la strada a trattamenti più efficaci e miglioramenti significativi nella gestione di questa malattia polmonare cronica, potenzialmente mortale. La fibrosi polmonare è una condizione irreversibile che lascia i polmoni incapaci di scambiare correttamente ossigeno e anidride carbonica. Ciò può causare mancanza di respiro, debolezza, incapacità di esercitare e una serie di altri sintomi debilitati. I ricercatori hanno esaminato dati anonimi di più di 300 pazienti con malattia polmonare interstiziale raccolti nel registro della Pulmonary Fibrosis Foundation, nonché informazioni fornite volontariamente dai pazienti dell’UVA Health e dell’Università di Chicago.
Omega3 migliorano la capacità polmonare e la sopravvivenza
I risultati dell’indagine mostrano che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel plasma sanguigno erano associati a una migliore capacità di scambiare anidride carbonica e a una sopravvivenza più lunga senza la necessità di un trapianto di polmone.
"Livelli più elevati di acidi grassi omega-3 erano predittivi di migliori esiti clinici nella fibrosi polmonare", ha detto Kim, autore dello studio ed esporto di terapia polmonare presso la Uva Health e la School of Medicine dell’Università della Virginia.
Nuovi studi potrebbero aprire la strada a trattamenti mirati
È essenziale sottolineare che tali risultati, sebbene promettenti, richiedono ulteriori approfondimenti attraverso studi clinici approfonditi. Tuttavia, l'ipotesi che l'incremento degli omega-3 possa offrire benefici tangibili nella gestione della fibrosi polmonare potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti mirati. Queste scoperte potrebbero essere rilevanti non solo per la fibrosi polmonare ma anche per altre condizioni polmonari croniche.
"Abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per determinare se esistono specifici acidi grassi omega-3 che possono essere utili e, in tal caso, quali sono i loro meccanismi sottostanti. Gli interventi nutrizionali che aumentano l'assunzione di grassi sani potrebbero rivelarsi una risorsa vitale per migliorare la qualità di vita e la prognosi dei pazienti affetti da fibrosi polmonare e altre malattie polmonari croniche” concludono gli autori.
Fonte:
https://journal.chestnet.org/article/S0012-3692(23)05645-3/fulltext
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