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Nutrizione

22 Maggio 2025

Nuova piramide alimentare, aggiornamento delle indicazioni rinforza la dieta mediterranea. Ecco le novità

La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) propone una nuova piramide alimentare che valorizza gli alimenti vegetali, promuove scelte sostenibili e invita a riscoprire l’essenza salutare e culturale della Dieta Mediterranea. Aggiornamenti dei consigli sugli stili di vita sani

di Simona Zazzetta


Nuova piramide alimentare, aggiornamento delle indicazioni rinforza la dieta mediterranea. Ecco le novità

Con una maggior enfasi sugli alimenti di origine vegetale, un invito al consumo moderato di quelli di origine animale ma anche di zuccheri aggiunti, sale e alcol e con una attenzione alla scelta di schemi alimentari più sostenibili, la nuova piramide alimentare proposta dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) rilancia e propone la Dieta Mediterranea nella sua essenza più autentica, come schema alimentare non solo salutare ma anche sostenibile. Va infatti in questa direzione l’aggiornamento del modello grafico dello schema guida delle scelte alimentari sane, proprio nel 15° anniversario del riconoscimento UNESCO della Dieta Mediterranea come Patrimonio culturale immateriale.

La nuova rappresentazione grafica della Piramide alimentare, è stata inserita in un position paper pubblicato a inizio 2025 sulla rivista Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases, e sarà oggetto di confronto in occasione del Congresso della SINU che prenderà il via il 28 30 maggio a Salerno.

Secondo Rachele Aspesi, Farmacista specializzata in Educazione Alimentare e Dietetica Applicata si tratta di un "importante aggiornamento che offre ai farmacisti uno strumento pratico a supporto del consiglio nutrizionale e sugli stili di vita che ben integra il ruolo del farmacista soprattutto all'interno della farmacista dei servizi".

In Italia si segue sempre meno la dieta mediterranea

Il segnale dei nutrizionisti arriva in un contesto in cui la distanza tra le abitudini alimentari reali e i principi della Dieta Mediterranea si fa sempre più marcata, soprattutto tra le giovani generazioni.

La revisione della piramide, infatti, è stata guidata chiaramente da nuove evidenze scientifiche, da riferimenti istituzionali internazionali come il documento FAO-OMS sulle diete sane e sostenibili e il report della Commissione EAT–Lancet, e dai principali strumenti di riferimento italiani: le Linee guida per una sana alimentazione (CREA) e i LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti (SINU). Ma l’impulso più urgente è venuto dai dati italiani sull’aderenza alla Dieta Mediterranea, che mostrano un quadro critico.

Secondo quanto riporta Francesca Scazzina, professore associato di Nutrizione Umana all’Università di Parma e membro del Consiglio direttivo Sinu, in Italia il 9% di bambini e adolescenti dichiarano di non mangiare mai verdure, il 7% frutta, il 26% alimenti a base di cereali integrali, il 14% latte e latticini, mentre il 47% dichiara di consumare più di 3 porzioni di carne a settimana. E aggiunge:

“Un’indagine che ha coinvolto più di 800 persone rappresentative della popolazione italiana, con una percentuale dell’80,4%. Mentre il consumo di alcuni alimenti tradizionali è quasi completamente conservato anche al giorno d'oggi (ad esempio, il consumo di olio d'oliva), il consumo di frutta e verdura, cereali integrali, latte e latticini e legumi sta diminuendo soprattutto tra le giovani generazioni e non è adeguato alle linee guida”.

I motivi sono molteplici e interconnessi: età, livello di attività fisica, abitudini familiari (come il consumo dei pasti insieme), ma anche fattori economici e culturali. Tra le barriere più rilevanti ci sono la complessità percepita nella preparazione di piatti vegetali, la mancanza di tempo e il ridotto coinvolgimento nella scelta e preparazione dei cibi. 

Nuovo modello di Piramide: aggiornamento e obiettivi

Il nuovo modello proposto da SINU accentua infatti il ruolo centrale degli alimenti vegetali – frutta, verdura, legumi, cereali integrali e olio extravergine di oliva – come pilastri della salute e della sostenibilità. 

Ma non si tratta solo di quantità: la nuova piramide rielabora anche il modo in cui questi cibi sono integrati nella quotidianità, recuperando la stagionalità, la preparazione casalinga, la convivialità. 

“Per favorire una maggiore aderenza - continua la presidente - la SINU ha sviluppato una nuova rappresentazione grafica della Piramide alimentare, una guida completa per adottare uno stile alimentare sano e sostenibile, preservando le tradizioni culturali e affrontando le sfide nutrizionali e ambientali contemporanee, utile anche come strumento per attività didattiche e per campagne educative”.

La Sinu sottolinea inoltre che, sebbene il consumo di alcuni alimenti simbolo – come l’olio d’oliva – sia rimasto stabile, si registra un calo preoccupante nel consumo di frutta, verdura, legumi e latte, con il rischio concreto di carenze nutrizionali. La nuova piramide, dunque, ha anche una funzione correttiva e preventiva, orientata alla riduzione delle malattie croniche e al miglioramento della qualità della vita attraverso scelte consapevoli.

Il consiglio del farmacista, Rachele Aspesi: importante avere strumenti pratici

In questo nuovo scenario, anche il farmacista può giocare un ruolo chiave, come riferimento di prossimità per promuovere corretti stili di vita e accompagnare i cittadini in percorsi quotidiani di salute alimentare. Lo spiega bene a Farmacista33 Rachele Aspesi, Farmacista specializzata in Educazione Alimentare e Dietetica Applicata

"Come farmacista – afferma  – ho accolto con grande apprezzamento l’aggiornamento di uno strumento indispensabile. Oggi la farmacia dei servizi è attiva a 360°, e il nostro ruolo è sempre più integrato all’interno del sistema sanitario territoriale. La nostra presenza capillare ci conferma come figure fondamentali in ambito di educazione sanitaria. E non possiamo scindere l’educazione sanitaria dall’educazione alimentare: sono due aspetti strettamente legati. Per questo motivo, anche nei nuovi corsi di laurea in farmacia si è giustamente dato spazio all’alimentazione, ai modelli alimentari e alla Dieta Mediterranea, che rappresenta l’unico modello fondato su solide basi scientifiche e riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ogni figura sanitaria ha il dovere di riferirsi a questo modello, sostenerlo e spiegarlo al meglio.

In farmacia, il nostro compito è anche quello di affiancare il medico di medicina generale e gli specialisti nutrizionisti, aiutando il paziente a comprendere cosa rappresenta la piramide alimentare, come si compone un piatto sano e quali sono le scelte alimentari più corrette da mettere in tavola. Possiamo svolgere un ruolo importante sia in condizioni fisiologiche – dal bambino all’adolescente, dalla donna in gravidanza fino all’anziano o alla donna in menopausa – sia in condizioni patologiche, affiancando le terapie e contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo di cura anche attraverso l’alimentazione.

Disporre di uno strumento aggiornato, come una piramide alimentare revisionata e facilmente fruibile anche come materiale da stampare e distribuire, è fondamentale per noi farmacisti. Ci permette di svolgere con ancora maggiore efficacia il nostro ruolo di educatori sanitari sul territorio. Ben vengano, quindi, strumenti chiari, concreti e basati su evidenze scientifiche: ci aiutano ad accompagnare davvero il cittadino verso scelte consapevoli e sostenibili".

Fonte

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40087038/ 

TAG: DIETA MEDITERRANEA, OLI VEGETALI, ABITUDINI ALIMENTARI, SINU, NUTRIZIONE

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