Farmaci
05 Settembre 2023 Da un’indagine online condotta in Italia su un campione significativo di donne e di farmacisti emerge un atteggiamento favorevole alla prospettiva di una pillola contraccettiva di solo progestinico senza obbligo di prescrizione
Alla prospettiva di una pillola contraccettiva a base di solo progestinico acquistabile senza obbligo di prescrizione (Sop) la maggior parte delle donne (85%) e una buona fetta di farmacisti (66%) hanno reagito positivamente. Le donne continuerebbero a consultare il proprio medico e chiederebbe consiglio al farmacista e i farmacisti vorrebbero una formazione adeguata. È quanto emerge da un’indagine online condotta in Italia su un campione significativo di 1.000 donne e di 100 farmacisti, promossa da Perrigo e pubblicata da Gynecological Endocrinology, con l’obiettivo di sondare la percezione rispetto all'accessibilità di una pillola a base di solo progestinico.
I risultati dell’indagine
Il campione includeva 1.000 donne di età compresa tra 16 e 50 anni, reclutate in diverse regioni rappresentative della popolazione italiana, che hanno avuto rapporti sessuali con partner di sesso maschile nei 3 mesi precedenti e che non pianificavano una gravidanza nel prossimo futuro. Il 35% del campione ha detto di usare metodi contraccettivi ormonali; il 5% delle donne ha riferito di non utilizzare attualmente contraccettivi. Quasi l'80% delle donne si ritiene informata sui diversi metodi contraccettivi, ma circa 1/3 ha avuto difficoltà ad accedere al contraccettivo orale (CO) negli ultimi due anni. Le donne hanno reagito positivamente alla proposta di un OTC-POP e l'85% ha concordato di discutere la decisione di acquistarlo con il proprio medico. Più del 60% di tutte le donne intervistate si consulterebbe con il proprio farmacista sulla POP come metodo contraccettivo, riconoscendo notevoli vantaggi dalla maggiore autonomia al risparmio di tempo. Ciononostante, il 50% delle donne vorrebbe comunque discutere la propria scelta contraccettiva con il proprio medico. Nel campione di farmacisti, il 66% sarebbe propenso/abbastanza propenso a raccomandare il farmaco dopo una formazione adeguata, concordando sul fatto che tra i vantaggi di una pillola da banco, c’è un migliore accesso per le donne (80%), un risparmio di tempo e una maggiore indipendenza. I 100 farmacisti inclusi nello studio dovevano aver conseguito l’abilitazione tra un minimo di 3 e un massimo di 30 anni, discutere di contraccettivi orali con i clienti almeno due giorni in una settimana tipica e dispensare contraccettivi orali almeno una volta a settimana.
Pandemia Covid ha reso più difficile l’accesso ai consultori
“Il periodo storico che abbiamo vissuto, in cui la pandemia da Covid-19 ha ulteriormente allungato le liste di attesa delle visite specialistiche e reso più difficile l’accesso ai consultori, ha sicuramente influenzato il pensiero delle donne sul passaggio della POP a SOP – dichiara la professoressa Rossella Nappi, docente dell’Università di Pavia e membro del direttivo della Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica (ISGE). – Se avvenisse tale passaggio, le donne che desiderano o che necessitano di un contraccettivo, potrebbero recarsi in farmacia e cominciare immediatamente l’assunzione dell’anticoncezionale senza per forza sottoporsi prima ad una visita ginecologica, che potrebbero fare anche dopo per decidere se continuare o modificarne l’assunzione”.
“È interessante osservare che quasi il 50% di tutte le donne abbia dichiarato che acquisterebbe la pillola a base di solo progestinico, solo in caso di mancanza di disponibilità dei contraccettivi solitamente utilizzati – dichiara Manuela Farris ginecologa consulente AIED sezione di Roma - La reazione positiva al concetto della POP come SOP è stata maggiore tra la fascia di età giovane (16-20 anni) e tra le donne che sono già utilizzatrici di contraccezione orale. Oltre il 70% delle donne intervistate, di tutte le età e attuali utilizzatrici di metodi contraccettivi, concorda con l'affermazione secondo cui la possibilità di ottenere la POP senza obbligo di prescrizione potrebbe rendere la contraccezione più facilmente accessibile alle donne".
“Da questo studio – commenta Noushin Mirjalili, Medical Affairs Manager - Women Health Perrigo, – si evince che sia la popolazione femminile che i farmacisti accoglierebbero favorevolmente e con fiducia il passaggio della POP a SOP. Questo cambio agevolerebbe le donne ad accedere ai metodi contraccettivi orali, facendo loro risparmiare tempo e guadagnare una maggior autonomia senza privarsi del consulto medico specialistico”.
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