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02 Febbraio 2024Il decreto-legge Milleproroghe passa alla Camera completo degli emendamenti inseriti dalle commissioni del Senato: dovrebbe arrivare in aula il 12 febbraio al termine dell’esame alle commissioni Bilancio ed Affari Costituzionali
Il decreto-legge Milleproroghe arriva alla Camera completo degli emendamenti inseriti dalle commissioni del Senato, tra gli interventi, importanti quelli su ECM e ricetta dematerializzata. Il testo (Atto 1633) dovrebbe arrivare in aula il 12 febbraio al termine dell’esame alle commissioni Bilancio ed Affari Costituzionali. A fare il punto sull’iter è un approfondimento di Doctor33.
Le modifiche chieste dal Senato
Alcune proposte contenute nell’articolo 4, quello che interessa la sanità, sono state ritirate nel passaggio precedente a Palazzo Madama. Tagliato l’emendamento che dava la possibilità ai medici ospedalieri di restare in servizio fino a 72 anni a domanda su base volontaria. Il Senato ha invece chiesto di prolungare al 2026 una misura che proroga a richiesta la convenzione per i medici di famiglia pensionandi se in graduatoria non ci sono pretendenti nell’ambito carente. Stop anche all’emendamento che proponeva in via sperimentale la somministrazione del vaccino anti-pneumococcico in farmacia. In forse la norma che allenta le incompatibilità alla libera professione dei sanitari svolta fuori orario di lavoro. C’è apprensione pure per la depenalizzazione dell’atto medico: le proposte avanzate in Senato che escludevano la procedibilità penale in situazioni di carenza di mezzi e personale e di eccessivi carichi di lavoro (come avvenuto in pandemia con il decreto legge 44) non si ritrovano per ora tra gli emendamenti promossi.
Il decreto-legge originario è stato varato il 30 dicembre, il primo degli otto commi proroga la data di approvazione del bilancio preventivo 2024 degli Ordini delle Professioni Sanitarie fino alla data di presentazione del consuntivo 2023. Nello stesso comma, il Senato ha approvato misure che elevano allo 0,5 per cento la quota premiale del riparto tra regioni per il 2023. Il comma 2 del testo originario proroga al 2024 la possibilità per i laureati in medicina abilitati di assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di famiglia; i medici specializzandi in pediatria possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di pediatri convenzionati con il servizio sanitario. Il comma 3 proroga la validità dell’iscrizione nell’elenco degli idonei alla nomina di direttore generale di Asl e ospedali pubblici. Sempre per Asl e ospedali si prolunga a tutto il 2025 la possibilità di assumere medici specializzandi con incarichi a tempo determinato, e a tutto il 2024 quella di ingaggiare medici non specialisti con incarichi di lavoro autonomo. Per i soli specializzandi sono inoltre prorogabili gli incarichi conferiti nel 2023, se non si sforano i tetti di spesa e se non si può utilizzare personale già in servizio o ricorrere agli idonei di graduatorie concorsuali valide. Nelle assunzioni, le regioni devono curare il rispetto del limite del tetto di spesa per il personale. Si ammettono pure quest’anno contratti di non oltre 6 mesi per medici, veterinari, sanitari ed operatori socio sanitari collocati in quiescenza. Il comma 7 ribadisce per il 2024 le prestazioni e le funzioni assistenziali erogate in via sperimentale dalle farmacie con oneri a carico SSN pari a 25,3 milioni di euro coperti con risorse del Fondo sanitario nazionale destinate al finanziamento degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale.
Ecm e ricetta dematerializzata
Tra gli interventi in Senato, importanti quelli su ECM e ricetta dematerializzata. Al comma 5, si conferma che nel 2023 il personale in servizio durante il Covid (liberi professionisti e dipendenti) poteva ancora maturare crediti Ecm del triennio 2020-22 e contare sull’abbuono di un terzo (50) dei crediti Ecm del fabbisogno triennale. Per i trienni 2014-16 e 2017-19 sarà data la chance di introdurre crediti compensativi definiti dalla Commissione nazionale formazione continua. Al comma 6 si protrae a tutto il 2024 la validità degli strumenti alternativi alla consegna al paziente del promemoria cartaceo della ricetta incluso l’invio per e-mail del numero di ricetta elettronica. Ai commi 7 e 8, si finanziano sul Fondo sanitario sia nel '23 sia nel '24 sia Irccs sia centri di riferimento nazionali, anche privati accreditati, e si stanziano 12 milioni l’anno (prima 9) per coprire prestazioni pediatriche e in particolare i trapianti allogenici; 15,5 milioni (prima 12,5) per l'adroterapia con ioni carbonio e protoni; 11 milioni per le attività neuroriabilitative.
Interventi sul personale sanitario
Il comma 9-quater sana gli incarichi convenzionali presi dai tirocinanti di medicina generale nel 2023 a tempo determinato e gli incarichi provvisori o di sostituzione nonché l’iscrizione alle graduatorie di continuità assistenziale conferite a medici abilitati o iscritti a corsi di formazione specialistica o in medicina generale. I commi da 9-quinquiesdecies a 9-septiesdecies stabilizzano a tutto il 2024 con contratti di dipendenza a tempo indeterminato ed anzianità di servizio il personale sanitario e sociosanitario già assunto a termine con regolare concorso, compreso chi è andato via. I commi 9-septies e 9-octies per smaltire le liste d’attesa consentono alle regioni, anche in piano di rientro, di usare nel 2023 le risorse correnti non fruite entro il ‘22 per pagare i servigi di strutture private accreditate e di derogare ai regimi tariffari ordinari. I fondi, ricorda il Senato, ci sono: il comma 278 della Finanziaria 2022 ha stanziato complessivi 500 milioni di euro sul Fondo sanitario, cui si aggiunge l’autorizzazione di spesa aggiuntiva di 150 milioni prevista dal precedente comma 277.
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