Sanità
05 Marzo 2024 Calano i casi di sindromi simil-influenzale, ma sono in aumento i virus gastrointestinali, che causano nausea, vomito, diarrea, soprattutto nella popolazione attiva tra 30 e 50 anni
In lieve diminuzione il numero di sindromi simil-influenzali in tutte le fasce di popolazione, secondo gli ultimi dati di RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità. Però, anche a causa degli sbalzi termici, sono in aumento i casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea in particolare nella fascia di popolazione lavorativa, tra i 30 e i 50 anni, come ricorda Pierluigi Bartoletti vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg).
In lieve calo le sindromi simil-influenzali soprattutto nei bambini under 5
È in lieve diminuzione il numero di casi di sindromi simil-influenzali in Italia. Infatti, nell’ottava settimana del 2024, l’incidenza è pari a 6,7 casi per mille assistiti (6,9 nella settimana precedente). Scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (5,9% vs 7,9%).
Per quanto riguarda la sorveglianza epidemiologica, l’incidenza è in lieve diminuzione in tutte le fasce di età anche se maggiormente nei bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 19,4 casi per mille assistiti (21,1 nella settimana precedente).
Inoltre, tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne il Molise e la Basilicata che tornano al livello di base.
Mentre, per la sorveglianza virologica tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (96%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. Tra i campioni risultati positivi il 20% è positivo per SARS-CoV-2, il 17% per RSV, il 38% per influenza A, il 9% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.
Medici di famiglia alle prese con casi di virus intestinali nella popolazione lavoratrice
"Marzo è un mese difficile per le malattie respiratorie e intestinali. Questo mese poi è iniziato con sbalzi di temperature, passaggi dall'asciutto al bagnato, insomma non l'avvisaglia della primavera. Negli ambulatori dei colleghi si vedono tanti casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea, anche forte soprattutto nella popolazione lavorativa, 30-50enni. Poi vediamo ancora qualche polmonite virale, ma il Covid sembra davvero scomparso dai radar", spiega Bartoletti all'Adnkronos Salute. "Deve ancora arrivare l'influenza B - precisa - che colpisce proprio tra marzo e aprile i bambini e i ragazzi".
Per curarsi "Serve molta pazienza, ma soprattutto reidratarsi durante la giornata. Magari saltare i pasti se non si ha appetito o mangiare poco".
Per saperne di più:
https://respivirnet.iss.it/pagine/rapportoInflunet.aspx
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