Politica e Sanità
22 Aprile 2024In occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, il 22 aprile, il Ministero della Salute organizza in collaborazione con Associazioni e Società Scientifiche e con il supporto di Edra S.p.A., un incontro interamente dedicato al tema della salute femminile
"Credo sia importante oggi avere strumenti più moderni per ricordate alle donne l'adesione agli screening, penso non solo all'invito con la lettera per posta ma magari anche in accordo con le regioni a mandare un sms e magari insistere un po'di più". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci all'evento sulla giornata della Salute della donna organizzato in collaborazione con Associazioni e Società Scientifiche con il supporto di Edra.
"E' un problema a volte anche culturale ed è un peccato perché abbiamo una rete di breast unit all'avanguardia, con risultati in termini di sopravvivenza superiori alla media europea. Siamo un modello per la stessa Europa, come mi ha ribadito la commissaria Kyryakides due settimane fa. Ci sforzeremo affinché ci sia più adesione agli screening e con minori disuguaglianze sul territorio nazionale", ha spiegato.
“Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita è un presupposto irrinunciabile per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione. Con questa consapevolezza siamo impegnati per migliorare la prevenzione, l’assistenza e la cura” ha sottolineato il ministro.
“Il nostro servizio sanitario – ha evidenziato Schillaci nel suo intervento - vanta numerose eccellenze. Di recente ho incontrato la Commissaria europea Stella Kyriakides con la quale ci siamo confrontati sulla rete delle Breast Unit italiane e la Commissaria ha elogiato l’Italia per il lavoro svolto nel trattamento delle donne con tumore al seno, proprio grazie alla nostra rete delle Breast Unit definendolo un modello d’eccellenza in Europa. Un modello da seguire. Non è un caso se l’Italia ha un tasso di riduzione della mortalità per neoplasia alla mammella superiore alla media europea. È un forte messaggio di fiducia da trasmettere a tutte le donne che stanno combattendo la malattia”.
Accanto all’impegno per la prevenzione, “stiamo lavorando per potenziare la sanità di prossimità, affinché ogni donna, ovunque si trovi, possa ricevere le risposte adeguate alle proprie esigenze sociali e di salute. Per assicurare un modello integrato di intervento – ha aggiunto Schillaci - il servizio sanitario mette a disposizione di tutte le donne una rete capillare di servizi territoriali e li stiamo rafforzando anche con le risorse del PNRR. E naturalmente resta essenziale il ruolo di tutti i professionisti sanitari sul territorio”.
“La promozione della salute della donna – ha detto ancora il ministro - è una priorità che ci vede impegnati anche attraverso i lavori del Tavolo tecnico sugli stili di vita per favorire la fertilità al quale partecipano autorevoli rappresentanti del mondo scientifico”, così come “è cruciale l’impegno del Ministero della Salute per la ricerca scientifica nell’ambito della salute della donna, in particolare attraverso il supporto alle attività di ricerca svolte dagli IRCCS in questo campo, con una specifica attenzione verso la medicina personalizzata”.
Per Schillaci “riconoscere le specificità della donna è essenziale per delineare programmi e azioni, per organizzare l’offerta dei servizi, per indirizzare la ricerca, per analizzare i dati statistici. In questo contesto, le nuove tecnologie, e in particolare l’Intelligenza Artificiale, possono aprire prospettive enormi, dando impulso ad un approccio medico sempre più personalizzato e orientato alla centralità della persona”.
“L’appropriatezza delle cure – ha spiegato - è uno dei fronti che ci vede impegnati nel quadro di un ampio disegno per la tutela della salute femminile, considerata con una visione globale, che includa anche le relazioni di coppia e familiari. Aspetti a cui rivolgiamo grande attenzione. Non dimentichiamo, infatti, che le forme più gravi di violenza contro le donne sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per le donne vittime di violenza il servizio sanitario nazionale garantisce percorsi dedicati in pronto soccorso e insieme all’Istituto superiore di sanità sosteniamo attività formative rivolte agli operatori sanitari e socio-sanitari per intercettare i casi di violenza e prestare un’assistenza sempre più tempestiva”.
“Solo attraverso una piena tutela della salute delle donne possiamo realizzare quei principi di equità, inclusione e uguaglianza su cui si fonda il nostro sistema sanitario”, ha concluso il ministro Schillaci.
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