infezioni
21 Ottobre 2024La conferenza Stato-Regioni ha approvato l'intesa che sancisce il via libera alla compagna di prevenzione dell'infezione da virus respiratorio sinciziale con anticorpo monoclonale nirsevimab da vomembra. Emilia-Romagna avvia somministrazione dal 21 ottobre

Da novembre 2024, in tutta Italia sarà disponibile per tutti i neonati la profilassi contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) con l'anticorpo monoclonale nirsevimab. La Conferenza Stato-Regioni ha infatti approvato l'intesa che sancisce il via libera alla compagna mirata con un finanziamento di 50 milioni destinato a sostenerla, con l’obiettivo di prevenire le infezioni da VRS, responsabili di malattie respiratorie anche gravi come la bronchiolite, che colpisce in particolare i bambini nei primi mesi di vita. L’intesa prevede di somministrare il farmaco a partire da novembre e quelli nati nei 100 giorni precedenti, cioè da fine luglio. La Regione Emilia-Romagna ha deciso di anticipare l'avvio della campagna al 21 ottobre.
Il piano di immunizzazione riguarderà anche i bambini fragili con meno di 24 mesi e sarà successivamente valutato un “eventuale allargamento progressivo a tutta la coorte 2024 in base all'andamento del progetto”. Quanto alla ripartizione delle dosi tra le Regioni, è stato stabilito un meccanismo di "cessione solidale" del 20% di queste ultime da parte di quelle che hanno già concluso la gara d'acquisto “al fine di soddisfare il fabbisogno delle Regioni sprovviste dell'anticorpo monoclonale”.
“Siamo riusciti a stanziare 50 milioni di euro per consentire un accesso equo a tutti i neonati già per questa stagione invernale - afferma all'ANSA Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute -. È un risultato che rispetta l'impegno preso dal ministro Schillaci e che abbiamo ottenuto con il contributo delle Regioni. La collaborazione e la sinergia si rivelano ancora una volta fattori strategici per rafforzare la tutela della salute”.
L’attività secondo l'accordo “verrà avviata da novembre. La durata iniziale sarà di 6 mesi, con possibilità di estensione in base ai risultati e alla disponibilità di risorse”. La dotazione iniziale, si precisa, sarà di 50 milioni di euro, da approvare entro metà novembre nell'ambito del riparto del Fondo sanitario nazionale 2024. Il virus, sottolinea il documento, “è una delle principali cause di infezioni respiratorie gravi nei bambini al di sotto dei due anni, con conseguenze potenzialmente fatali per i neonati e i prematuri". Il virus, infatti, causa ogni anno nel mondo la morte di circa 100mila bambini sotto i 5 anni. In Italia, nel 2023, si sono registrati 15mila ricoveri per bronchiolite, di cui 3mila in terapia intensiva, e ci sono stati 16 decessi.
Soddisfatto il presidente della Società italiana di neonatologia, Luigi Orfeo: "Bene l'aver trovato una camera di compensazione con un meccanismo solidale per assicurare subito la disponibilità di dosi a tutte le Regioni. Questo - afferma all'ANSA - consentirà di evitare una diseguaglianza nell'assistenza sul territorio, cosa che sarebbe stata inaccettabile. L'azienda produttrice ha infatti assicurato una copertura per il 75% dei neonati e tale meccanismo permetterà una copertura totale". Bene anche i tempi della misura: "La stagione epidemica sta per iniziare ed il picco è previsto tra novembre e dicembre. La campagna da inizio novembre consentirà dunque di proteggere dai rischi tutti i neonati”.
In Emilia-Romagna, la campagna di immunizzazione prende il via già da oggi, 21 ottobre, con una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, spiega l regione in una nota in attesa delle raccomandazioni del Ministero della Salute e interesserà i nati tra ottobre 2024 e febbraio 2025 e i bambini che presentano il rischio di sviluppare un’infezione grave da VRS. La somministrazione verrà effettuata in tutti i Punti nascita della regione prima della dimissione dall’ospedale e coinvolgerà le Neonatologie, le Pediatrie e le Cardiologie pediatriche (per i bambini a rischio). In tutte queste sedi già da diverse settimane è iniziata la campagna di informazione dei genitori, con il supporto dei Pediatri di libera scelta, delle Pediatrie di Comunità e dei Consultori.
Il Virus respiratorio sinciziale è la principale causa di infezioni respiratorie gravi come la bronchiolite nei primi anni di vita dei bambini e il rischio di complicazioni aumenta se l’infezione avviene nei primi mesi di vita. L’infezione da VRS può presentarsi con i sintomi di una comune infezione respiratoria, ma può essere causa anche di un quadro di bronchiolite grave che può portare al ricovero in ospedale, soprattutto nel primo anno di vita del neonato o nei bambini che presentano particolari condizioni di rischio.
Negli ultimi anni, le infezioni da VRS hanno registrato un incremento significativo del numero di casi ed in particolare si è osservato un aumento delle forme più gravi che hanno richiesto il ricovero in ospedale. Recentemente è stato autorizzato, e si è reso disponibile anche per l’Italia, l’anticorpo monoclonale nirsevimab, che ha dimostrato di essere efficace nel prevenire le infezioni acute e ridurre il rischio di bronchiolite da VRS.
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