covid
15 Gennaio 2024 Dall’inizio della pandemia a fine 2023 il covid ha provocato 7 milioni di decessi, ma è un bilancio sottostimato e ci sono ancora 10mila morti al mese. Il punto dall’Oms
Dall’inizio della pandemia a oggi (fine 2023) il covid ha provocato 7 milioni di decessi, ma è un bilancio sottostimato e preoccupa ciò che si vedrà tra 5, 10 o 20 anni, in termini di danni cardiaci, polmonari o neurologici, il virus continua a cambiare e ci sono ancora 10mila morti al mese. L’invito è fare test, usare la mascherina, ventilare gli ambienti, fare vaccini e richiami. A fare il punto in conferenza stampa è Maria Van Kerkhove, direttore Epidemic & Pandemic Preparedness and Prevention dell'Organizzazione mondiale della sanità.
“La nostra preoccupazione è cosa vedremo tra 5, 10 o 20 anni in termini di danni cardiaci, polmonari o neurologici. Ancora non lo sappiamo: anche se siamo entrati nel quinto anno di pandemia c'è ancora molto che non conosciamo di questo virus" ha sottolineato. "Il Covid resta una minaccia per la salute globale e sta causando troppi oneri, ma possiamo ancora prevenirlo”. Il virus Sars-CoV- 2 ha ribadito "sta ancora circolando e continua a evolversi. Dopo due anni di varianti Omicron, abbiamo un virus che continuerà ancora a cambiare mentre lo lasciamo circolare rapidamente. Il numero di decessi si è ridotto drasticamente dal picco di un paio di anni fa, ma abbiamo ancora circa 10mila morti al mese e questi - ha precisato Van Kerkhove - sono solo i dati che arrivano da 50 Paesi”.
L'esperta nei giorni scorsi ha condiviso sui social i dati Oms aggiornarti: “Purtroppo alla fine del 2023 abbiamo superato i 7 milioni di decessi per Covid segnalati all'Oms, ma il vero bilancio delle vittime è più alto, con stime di oltre 3 volte più morti a livello globale”. Il consiglio ai cittadini è di "limitare l'esposizione al virus il più possibile, fare test, usare la mascherina e fare vaccini e richiami". E in caso di infezione o reinfezione, “limitare i contatti, indossare la mascherina, ventilare gli ambienti e chiedere assistenza medica". E infine l'appello ai Governi: “Mantenere la sorveglianza, il sequenziamento e la segnalazione, garantire l'accesso a dispositivi di protezione individuale, test, farmaci e vaccini affidabili”.
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