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04 Aprile 2024Le terapie digitali rappresentano un’opportunità per l’assistenza domiciliare del paziente cronico e sono un approccio particolarmente innovativo in cui gli “algoritmi” possono diventare dei “principi attivi” in grado di "curare"
Le terapie digitali rappresentano un’opportunità per l’assistenza domiciliare del paziente cronico e sono un approccio particolarmente innovativo in cui gli “algoritmi” possono diventare dei “principi attivi” in grado di "curare". Per fornire aggiornamenti avanzati ai farmacisti ospedalieri italiani la Sifo propone una formazione ad hoc promossa dall’Area Scientifico-Culturale Continuità delle cure e delle relazioni tra i setting assistenziali, “Terapie digitali: un’opportunità per l’assistenza domiciliare del paziente cronico”. Il corso spiega una nota, si terrà a Bari nella giornata del 5 aprile prevede infatti un saluto introduttivo del sottosegretario Marcello Gemmato, a cui seguiranno tre sessioni formative
Perché questa scelta? “Le terapie digitali, pur non essendo farmaci nel senso convenzionale del termine, possono essere somministrate e prescritte dopo essere passate da un rigoroso percorso sperimentale - precisa Maria Ernestina Faggiano tesoriere SIFO - L’attenta osservazione e l’esperienza del Farmacista Ospedaliero, attraverso una specifica azione formativa, potrà contribuire all’inquadramento legislativo di tali terapie, la cui classificazione non è ancora completamente chiara. L’evento nazionale di Bari, dunque, è il modo per aggiornare i colleghi, che prima o poi, specialmente, i più giovani, si troveranno a gestire tali prodotti terapeutici. Prodotti che, tra l’altro, sono capaci di generare velocemente dati di real world evidence dando la possibilità di migliorare la terapia e l’aderenza, realizzando, nel contempo beneficio per il paziente e per il SSN”
Quali obiettivi formativi dell'evento? Risponde Andrea Ciaccia: “Le terapie digitali sono tecnologie innovative valutate ed approvate da enti regolatori il cui meccanismo d’azione differisce dalle tradizionali terapie farmacologiche, poiché un software sostituisce il principio attivo di un farmaco nei processi di diagnosi, gestione e prevenzione delle malattie. Il farmacista è l’attore principale nella gestione dei beni sanitari, nel counselling e nella farmaco e dispositivo vigilanza, ma - ci siamo domandati - qual è il suo ruolo nelle terapie digitali? L’obiettivo di questo Corso è esattamente quello di porre attenzione su queste terapie, ancora poco diffuse in Italia, e di fornire una formazione di base al farmacista ospedaliero, che da qui ai prossimi anni dovrà gestire, valutare e predisporre capitolati di gara di questi innovativi dispositivi tecnologici". "Il Corso - conclude Ciaccia - è stato articolato reclutando i maggiori esperti nazionali delle più svariate professionalità coinvolte nei vari processi delle digital health con lo scopo di rispondere in maniera globale a questo nuovo approccio terapeutico che nei prossimi anni è stimato arrivare a circa 56 miliardi di dollari investiti a livello mondiale"
Il programma del Corso prevede un saluto introduttivo del sottosegretario Marcello Gemmato, a cui seguiranno tre sessioni formative: una di impostazione complessiva (in cui interverranno Eugenio Santoro, esperto del Mario Negri e Alberta Spreafico, esperta della materia e rappresentante dell’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale-ASSD). Quest’ultima, alla domanda sul cosa significhi parlare oggi di Sanità digitale davanti ad una platea di farmacisti ospedalieri e come si sta muovendo ASSD per una diffusione di una cultura della sanità digitale tra le professioni sanitarie, risponde: “La Sanità Digitale rappresenta un'importante opportunità per l’evoluzione ed il potenziamento dei servizi sanitari. Tra le molte tecnologie innovative, in ottica di sanità pubblica, sono di particolare rilevanza i Dispositivi Medici Digitali, intesi come software di sicurezza e accuratezza certificata e di comprovata efficacia clinica, come ad esempio le Terapie Digitali. Credo che la sfida e l’opportunità consista soprattutto nella loro integrazione equa e sistemica, realizzabile solo coinvolgendo tutti gli attori dell’ecosistema salute e innovazione. La società scientifica ASSD si impegna per promuovere la cultura e l’advocacy digitale co-partecipata, rappresentata anche dalla multiprofessionalità dei nostri soci.”
Le altre Sessioni centrali dell'evento pugliese sono quella Clinica (con Giuseppe Recchia, Luigi Laviola e Loreto Gesualdo), quella Regolatoria (a cui parteciperanno tra gli altri Paola Minghetti, Antonio Maugeri, Giacomo Polito Lorenzo Terranova, Isabella Mori, Raffaele Petti, Francesco Surico e Barbara Meini). Il Corso - a cui parteciperà anche il rappresentante SIFO Puglia Renato Lombardi - terminerà con gli interventi del presidente SIFO, Arturo Cavaliere (Ruolo del Farmacista nella Digital Medicine), di Filippo Rumi ed Emilia Laudati (Valutazione delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale) e con una tavola rotonda finale che farà sintesi della relazione tra terapie digitali e ruolo dei farmacisti ospedalieri nella "rivoluzione" rappresentata dalla digitalizzazione della sanità.
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