vaccini
20 Dicembre 2024Prima di partire è essenziale verificare la propria aderenza al programma nazionale di vaccinazioni e valutare le vaccinazioni consigliate in base alla destinazione, al tipo di viaggio, alla durata della permanenza e alle condizioni di salute personale

Con l'avvicinarsi delle festività natalizie molti italiani stanno pianificando viaggi internazionali e, con essi, cresce l'importanza di considerare le vaccinazioni come metodo preventivo contro le malattie che si possono contrarre in viaggio. Prima di partire è essenziale verificare la propria aderenza al programma nazionale di vaccinazioni e valutare le vaccinazioni consigliate in base alla destinazione, al tipo di viaggio, alla durata della permanenza e alle condizioni di salute personale. Su questa premessa l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha redatto una lista delle vaccinazioni raccomandate per i viaggiatori internazionali che fornisce linee guida basate su evidenze scientifiche e situazioni epidemiologiche attuali.
Colera: Per la maggior parte dei viaggiatori il rischio di contrarre il colera è basso, grazie all’adozione di corrette norme igieniche e alle dovute precauzioni per evitare di consumare cibi o bevande contaminati. Eppure, la vaccinazione è raccomandata per coloro che si recano in aree endemiche o colpite da epidemie, soprattutto se lavorano in ambito sanitario. Il vaccino orale va somministrato in due dosi.
Encefalite giapponese: Consigliata per coloro che viaggiano per periodi prolungati in Asia durante la stagione delle piogge, o per chi soggiorna in aree endemiche e che pratica attività all'aperto in aree rurali. La vaccinazione prevede due dosi di un virus inattivato somministrate a distanza di quattro settimane l'una dall'altra.
Meningo-encefalite da zecca: Raccomandata per viaggiatori che soggiornano in aree rurali o forestali in paesi a rischio come gli Stati Baltici, Slovenia e la Russia. Lo schema vaccinale comprende tre dosi di virus inattivato (4-12 settimane tra la prima e la seconda e 9-12 mesi tra la seconda e la terza).
Epatite A e B: Fortemente raccomandate per i viaggiatori diretti in aree a rischio elevato di queste infezioni (le infezioni sono particolarmente diffuse in Africa, Asia, Paesi del Bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, Centro e Sud America), con schemi di somministrazione che variano da due a tre dosi, a seconda del tipo di vaccino.
Febbre gialla: Necessaria per i viaggiatori diretti in molte parti dell'Africa e del Sud America, con alcuni paesi che richiedono un certificato di vaccinazione anche per il solo transito aeroportuale. La vaccinazione consiste in una singola dose intramuscolare di virus vivo attenuato.
Febbre tifoide: Raccomandata per viaggi in aree endemiche, soprattutto quando la permanenza in tali aree è superiore a un mese o quando ci si reca in India o in zone con ceppi di Salmonella typhi resistenti agli antibiotici (Vietnam, Tajikistan). Sono disponibili vaccini sia orali (tre dosi) che iniettabili (unica dose).
Meningite meningococcica: Essenziale per chi si reca in paesi della cintura subsahariana o partecipa a pellegrinaggi a La Mecca, con opzioni di vaccinazione che coprono diversi ceppi del batterio (dose unica).
Rabbia: Consigliata per viaggiatori che prevedono un'esposizione significativa a cani, pipistrelli e fauna selvatica in aree endemiche di Asia, Africa e America Latina. Il vaccino, somministrato in tre dosi, è cruciale per prevenire l’infezione.
Oltre alle vaccinazioni, è importante adottare misure preventive generali come il mantenimento di buone norme igieniche e la cautela nel consumo di cibi e bevande, specialmente in aree a rischio. Consultare un medico o un centro di vaccinazioni internazionali e Medicina dei viaggi è fondamentale per ricevere consigli personalizzati e aggiornati, garantendo così una vacanza sicura e serena.
Rimanendo in tema, un caso interessante riguarda la recente raccomandazione della Haute Autorité de Santé (HAS) in Francia, relativa alla vaccinazione contro la Dengue nei territori d'oltremare. La Dengue, malattia trasmessa da zanzare infette, ha recentemente visto un'escalation di casi nelle regioni e collettività d'oltremare francesi (DROM COM), come le Antille, la Guyana Francese, Mayotte e La Réunion. La HAS raccomanda la vaccinazione con Qdenga per specifiche fasce di popolazione nei DROM COM: bambini tra i 6 e i 16 anni con una precedente infezione da Dengue e adulti tra i 17 e i 60 anni con comorbidità, con o senza passate infezioni. Inoltre, per i bambini con drepanocitosi e senza precedenti di Dengue, la vaccinazione è valutata caso per caso. Il piano vaccinale prevede due dosi a distanza di tre mesi l'una dall'altra, mentre la necessità di una dose di richiamo non è stata ancora stabilita. Dopo un'infezione da Dengue è raccomandato attendere sei mesi prima di procedere alla vaccinazione.
Fonte:
https://www.epicentro.iss.it/vaccini/viaggiatoriinternazionali
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