Prevenzione
16 Giugno 2025Durante gli Stati Generali della Prevenzione, Marco Cossolo (Federfarma) e Andrea Mandelli (Fofi) hanno evidenziato il ruolo strategico dei farmacisti nella promozione della salute e la necessità di una maggiore comunicazione ai cittadini sull’offerta disponibile. Fondamentali anche la formazione continua dei professionisti e l’integrazione con i sistemi digitali della sanità pubblica

Oggi le farmacie sono primo presidio sanitario di prossimità capillarmente diffuso sempre più centrali nella prevenzione primaria e secondaria grazie ai servizi di telemedicina e alla dispensazione di alcuni farmaci, che in seguito a interventi normativi ora sono distribuiti tramite le farmacie. In questo contesto i farmacisti hanno un ruolo attivo dall’educazione sanitaria alle vaccinazioni, dagli screening oncologici al monitoraggio dello stato di salute. Ma si può fare di più per colmare il gap informativo: cittadini non conoscono ancora abbastanza i servizi disponibili in farmacia. Sono alcuni dei temi emersi nella prima giornata degli Stati generali della prevenzione in corso a Napoli il 16 e 17 giugno promossi dal Ministero della salute, in diversi incontri a cui hanno partecipato Marco Cossolo, presidente di Federfarma e Andrea Mandelli presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani - Fofi.
Il ruolo delle farmacie nella prevenzione è stato approfondito dall’intervento di Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale al workshop “La prevenzione in farmacia: la strategia di Federfarma”. Cossolo ha tracciato un quadro del ruolo crescente della farmacia di comunità nella sanità italiana, richiamando l’attenzione sull’evoluzione normativa, sulla formazione dei farmacisti e sul bisogno urgente di comunicare ai cittadini le opportunità oggi offerte dalle farmacie.
“La farmacia – ha detto– fa prevenzione primaria con i servizi sanitari erogati, ma grazie alla distribuzione di alcuni farmaci, che grazie a interventi normativi sono in distribuiti dalle farmacie, farmaci è anche in grado di fare prevenzione secondaria, perché non si può fare vera prevenzione se non si conoscono i trattamenti che i cittadini seguono”.
Negli ultimi anni, infatti, molti farmaci sono tornati ad essere dispensati in farmacia, consentendo un miglior monitoraggio terapeutico da parte del farmacista. Ma la funzione della farmacia non si ferma qui. “Oggi la farmacia è anche un presidio sociale, soprattutto nelle piccole comunità ma non solo, capace di favorire l’inserimento e il benessere delle persone anziane, rendendo la vita più gradevole anche da un punto di vista umano e relazionale”.
Il valore sociale e sanitario delle farmacie è testimoniato anche dai numeri. “Nel 2024 abbiamo erogato 950.000 prestazioni di telecardiologia, con 116.000 pazienti indirizzati al medico e 5.000 vite salvate grazie all’invio tempestivo in pronto soccorso. Nei primi tre mesi del 2025, le prestazioni di telecardiologia hanno già superato quota 260.000, con un incremento del 30%. Questo dato – ha osservato Cossolo – la dice lunga sul gradimento dei cittadini”.
La farmacia si conferma punto di riferimento sanitario e sociale “in ogni territorio”, sottolinea il presidente, “anche grazie a una digitalizzazione avanzata che ci consente di dialogare con i sistemi informativi pubblici”. Un esempio emblematico è rappresentato dai fascicoli sanitari elettronici: “La stragrande maggioranza è attivata proprio in farmacia, specie nelle regioni dove questo strumento è più sviluppato”.
Cossolo ha anche lanciato un appello sul fronte della comunicazione. “I cittadini non conoscono ancora abbastanza i servizi disponibili in farmacia. Serve una grande campagna di informazione. Abbiamo avviato un progetto sul nostro sito per mappare le farmacie e i servizi erogati, con l’obiettivo di creare un motore di geolocalizzazione utile ai cittadini”.
Un progetto ambizioso, che punta a ridurre il divario tra le potenzialità della farmacia e la consapevolezza del pubblico: “Abbiamo una norma sulle farmacie dei servizi che esiste dal 2009, ma che solo negli ultimi tempi ha avuto un’accelerazione. E oggi, quel ritardo lo pagano i cittadini, che non sanno ancora di poter usufruire di un’offerta sanitaria capillare e di qualità”.
“Il mondo sta cambiando alla velocità della luce, e con esso cambiano i bisogni delle persone. Per questo servono professionisti aggiornati e capaci di adattarsi”. Cossolo plaude la Fofi per aver sostenuto la riforma della laurea magistrale in farmacia, che permette ai nuovi laureati di essere immediatamente abilitati alla professione. Ma ha anche ricordato che oggi ci sono 70-80mila farmacisti già operativi da aggiornare, un compito imponente ma necessario.
“Con la Fondazione Cannavò e la Federazione degli Ordini – ha spiegato – abbiamo formato oltre 50.000 farmacisti alla somministrazione dei vaccini in pochissimo tempo. È la prova che, oltre alla prossimità e alla professionalità, la formazione è una delle forze del nostro sistema”.
Il ruolo dei professionisti nella prevenzione è il tema che ha guidato la sessione a cui hanno partecipato i vertici delle federazioni delle professioni sanitarie.
“Rilanciare la prevenzione deve essere una priorità collettiva e i farmacisti sono al servizio di questo grande obiettivo comune. La prossimità e la presenza capillare sul territorio ci consentono di entrare ogni giorno in contatto con 4 milioni di persone lungo la Penisola, nelle aree interne e nei piccoli comuni così come nelle grandi città, rappresentando un presidio di salute decisivo per fare cultura e per favorire l’accesso alle opportunità di prevenzione disponibili” ha dichiarato Andrea Mandelli il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.
Mandelli ha poi sottolineato come i farmacisti si occupino di prevenzione “a tutto tondo, primaria e secondaria”. Educazione sanitaria, vaccinazione, screening oncologici, monitoraggio dello stato di salute per intercettare precocemente eventuali situazioni di rischio sono “tutti servizi erogati dai farmacisti con professionalità, efficienza e in piena comodità e sicurezza per i cittadini”.
“I dati molto positivi sulle vaccinazioni somministrate in farmacia, l’adesione agli screening per il tumore del colon retto e la crescente richiesta di prestazioni di telemedicina per la prevenzione cardiovascolare confermano il ruolo strategico dei farmacisti nel campo della prevenzione e della promozione della salute. In questa importante giornata, rinnoviamo la disponibilità e l’auspicio affinché possano essere ulteriormente rafforzate le opportunità di prevenzione offerte dai farmacisti di prossimità: ogni malattia evitata o individuata per tempo è un punto a favore della salute dei cittadini e della sostenibilità del nostro sistema sanitario” ha concluso Mandelli.
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