Politica e Sanità

15 Gennaio 2015

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La palla sui tagli intendono tenerla le Regioni, anche se è necessario al più presto un incontro con il Governo per alcuni chiarimenti dopo i quali sarà possibile fare una proposta. E per quanto riguarda l'atto di indirizzo della convenzione delle farmacie nelle prossime settimane si lavorerà al testo ma occorrerà affiancare al percorso di trattativa un confronto con il ministero della salute per apportare alcune modifiche legislative alle legge del 2009 sui servizi «per eliminare rigidità ed ostacoli che non ne hanno consentito la piena attuazione». È questo quanto emerge, secondo quanto riportano le agenzie, dalla seduta straordinaria della Conferenza delle regioni che ha avuto per oggetto legge di Stabilità, riforma costituzionale e informativa del Presidente del Comitato sull'atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione con le farmacie. In particolare oggetto dell'incontro con Governo è un'interpretazione delle modalità di gestione del patto territoriale incentivato, che ha un valore pari a 1 miliardo di euro, passaggio necessario per trovare la quadra e arrivare a una proposta condivisa. La deadline rimane quella di fine gennaio (anche se con le elezioni del presidente della repubblica potrebbe essere necessario chiudere qualche giorno prima), data dopo la quale sarà il governo a decidere come e dove tagliare. E sul tappeto, hanno ricordato le regioni, non ci sono solo i quattro miliardi indicati nella Stabilità ma anche un miliardo e mezzo figlio delle manovre precedenti. Per quanto riguarda poi il rinnovo della convenzione con le farmacie, da quanto fa sapere Claudio Montaldo presidente del Comitato di settore, «siamo pronti a varare l'atto di indirizzo» ma è necessario un confronto con il ministero della salute per accompagnare «il processo di trattativa» a un «percorso di modifiche legislative che sono necessarie per renderla operativa» e al centro ci saranno alcuni aspetti della legge del 2009 sui servizi.

Francesca Giani