Politica e Sanità

03 Febbraio 2015

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Un programma di Pharmaceutical Care grazie al quale il farmacista potrà effettuare un miglior counselling al paziente e favorire una maggiore aderenza alla terapia, soprattutto per malattie croniche, e nel contempo svolgere un prezioso servizio di analisi e monitoraggio dati. Sono queste le principali attività su cui si focalizzerà la partnership 2015 da poco siglata tra Federfarma e Gsk, organizzazioni che, come sottolinea una nota, hanno «un caposaldo comune: la centralità del paziente». Centralità che Federfarma esprime attraverso «il ruolo di presidio sociale, consiglio ed indirizzo svolto dalle farmacie» e Gsk «nella ricerca ed introduzione di farmaci e vaccini studiati per dare i migliori risultati nelle condizioni reali d'impiego, migliorare la qualità di vita e consentire un adeguato accesso alle cure». Le attività relative alla partnership 2015 prevedono come supporto al farmacista «interventi formativi di aggiornamento ed una sofisticata piattaforma informatica, la cui realizzazione è stata affidata a Promofarma, società di servizi di Federfarma». Attraverso il programma di Pharmaceutical Care, spiega la nota, il farmacista potrà intervenire soprattutto su pazienti con «malattie croniche a grande impatto sociale come quelle respiratorie» e svolgerà «nel contempo un prezioso servizio di analisi e monitoraggio dati, contribuendo al risparmio di risorse del Servizio sanitario nazionale». Il programma 2015 vede le due organizzazioni all'opera per «realizzare capillarmente gli interventi previsti ma è allo studio anche l'ampliamento di questi stessi servizi con una valorizzazione nel territorio delle campagne di prevenzione vitali per la salute pubblica come quelle vaccinali che negli ultimi tempi, in particolare nel caso delle vaccinazioni antinfluenzali, hanno subito importanti rallentamenti con notevoli danni per le persone e per la comunità».