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Politica e Sanità

09 Aprile 2015

Bollini in esaurimento, distribuzione intermedia: alcuni farmaci scarseggiano


La mancata "bollinatura" dei farmaci, a causa dei rallentamenti nella produzione dei contrassegni presso l'Istituto poligrafico di Stato, ricade a cascata sui depositi della distribuzione intermedia dove alcuni farmaci iniziano a essere in scarsezza perché l'industria non invia più con regolarità. Lo segnala Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi che avverte: «Il timore è che nuove irreperibilità si sommino ad altre carenze di farmaci dovute al parallel trade e al contingentamento». E spiega: «Siamo già allertati sul problema e abbiamo chiesto alle aziende associate di informarci su eventuali carenze nei depositi. Siamo anche in contatto continuo con i depositari che ci hanno segnalato che alcuni prodotti sono in scarsezza poiché dall'industria gli invii non hanno la stessa regolarità di prima. È una situazione assurda» aggiunge «in un mercato già alterato dal contingentamento dei farmaci e dal mercato parallelo, ci sono milioni di confezioni farmaci bloccate perché non possono essere bollinate. La cosa peggiore che può accadere è che i due fenomeni si sommino peggiorando la situazione delle carenze. Se si verificheranno irreperibilità presso le nostre aziende associate segnaleremo all'Aifa e al ministero, ma» avverte «non si devono creare ulteriori alibi». Per ora sul territorio non ci sono ricadute, stando a quanto segnala Federfarma che sta monitorando la situazione senza riscontrare «difficoltà di approvvigionamento che possano essere in qualche modo ricondotte al problema dei bollini». Sul fronte Farmindustria non si è mai interrotto il dialogo con il Poligrafico dello Stato e si sta lavorando per monitorare i problemi del processo di produzione dei bollini e garantire che siano assicurate le procedure di continuità degli approvvigionamenti sono i salvavita, gli oncologici, i vaccini e i nuovi farmaci da immettere nel mercato. L'impasse dell'Istituto poligrafico di Stato è stato oggetto anche di due interrogazioni parlamentari presentate da Federico Gelli deputato e responsabile nazionale sanità del Pd e da Paolo Russo parlamentare di Forza Italia in cui si chiede ragione delle scelte dell'Istituto di non avvalersi più di imprese esterne per la produzione e trasferirla all'interno senza però avere le macchine da stampa che saranno consegnate e attivate solo nei prossimi mesi. Entrambi i parlamentari sottolineano quanto sia preoccupante che per questi motivi venga messa a rischio la fornitura di medicinali.

Simona Zazzetta

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