Politica e Sanità

04 Giugno 2015

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L'ultimo atto ufficiale risale al 6 maggio scorso, un mese fa circa, con le relazioni di Silvia Fregolent e Andrea Martella, vicepresidenti del gruppo Pd alla Camera e relatori del Ddl concorrenza rispettivamente per la commissione Attività produttive e Finanze. Poi sul testo molto atteso e anche molto temuto dalle farmacie è calato il silenzio con un'unica certezza: si sarebbero fatte almeno tre settimane di audizioni, ascoltando tutti gli attori interessati dal testo sulle liberalizzazioni. Nel frattempo, delle molte programmate, sono state effettuate solo due audizioni (brokers assicurazioni e organizzazioni notarili) ma nessuna in area farmacia. Ora, smaltite le elezioni amministrative e la campagna elettorale, le audizioni sono riprese ieri con i consumatori e oggi continueranno con i rappresentanti della triplice sindacale di Cgil, Cisl e Uil. Poi la settimana prossima si dovrebbe entrare nel vivo con gli esponenti della filiera farmaceutica. Verso fine mese dovrebbe essere fissato il termine per la presentazione degli emendamenti e si dovrebbe entrare nel clou dell'esame. Ma sul testo, a quanto riferisce l'agenzia Public Policy, aleggia l'ipotesi di un accantonamento temporaneo e di una mancata accelerazione sui tempi di conversione. Le Regioni dal canto loro, hanno fatto sapere che, a meno di modifiche il parere della Conferenza sarà negativo. Un parere che finirebbe per arrestare il percorso di conversione in legge. A questo punto non resta che attendere.

Marco Malagutti