Politica e Sanità

04 Settembre 2015

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Sull'invio dei dati per il 730 precompilato, che coinvolgerà farmacie e medici, mentre da questi ultimi è già partita la denuncia per il possibile aggravio in termini di tempo e di costi, con potenziali ricadute sui cittadini, per le farmacie le incombenze dovrebbero essere limitate e l'aggiornamento dei gestionali gratuito. A fare il punto Gianni Petrosillo, amministratore delegato di Promofarma, che spiega: «A metà settembre faremo un incontro con Sogei e le software house, che dovranno fare un'integrazione per le nuove funzionalità nei gestionali delle farmacie. Per quanto riguarda le attività delle farmacie, va detto che al banco, nel momento in cui il cittadino presenta il codice fiscale, nulla cambierà rispetto a quanto il farmacista già effettua. Sarà direttamente il gestionale che raccoglierà e conserverà i dati per le detrazioni, con anche l'assegnazione al prodotto della tipologia». A fine mese, poi, «verrà generato il file e sempre attraverso il gestionale si procederà all'invio, accanto al file che già oggi viene mandato legato all'articolo 50, a Sogei. Si tratterà quindi di effettuare due invii, invece di uno, ma il dispendio di tempo sarà limitato». Per altro, «siccome si tratta di modifiche ai gestionali che derivano dalla normativa, le software house sono tenute a fare l'adeguamento gratuitamente per le farmacie. Si tratterà comunque di una modifica effettuabile da remoto». E per quanto riguarda la possibilità per il cittadino di scegliere di non inserire nel 730 una determinata spesa, che sta preoccupando, anche in termini di responsabilità, il mondo medico, «a differenza di ospedali e medici, non sarà necessaria la formalità del diniego, ma, come avviene oggi, sarà la mancata esibizione del codice fiscale o della tessera sanitaria a definire la scelta del cittadino».

Francesca Giani