Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Un risparmio di 4,3 miliardi di euro l''anno adottando, da un estremo all''altro dello Stivale, il costo medio standard del modello sanitario lombardo-veneto. Le due Regioni del Settentrione sono state prese ad esempio in una simulazione per calcolare i costi del Ssn, in vista del Patto per la salute da riscrivere entro fine ottobre. Prove di federalismo fiscale, dunque, rese note dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi che, conti alla mano, ha fatto il punto in Commissione bicamerale per le Questioni regionali sulle linee programmatiche del Governo in materia sanitaria. "Una simulazione grezza, un semplice esercizio teorico", ha puntualizzato il ministro lasciando Palazzo San Macuto dove, tuttavia, nel corso dell''audizione ha sottolineato la necessità di "ancorare il finanziamento del Ssn a dati concreti. Se prendessimo a riferimento il costo medio nazionale - ha spiegato ai componenti della Commissione - finiremmo per includere nei conti anche le inefficienze del sistema, incorporandole nel costo medio. Prendendo invece ad esempio due eccellenze, ovvero i sistemi sanitari della Lombardia e del Veneto, tutte le Regioni sarebbero indotte a rientrare, ovvero a migliorare i conti sulla base di un costo medio di riferimento. Con un percorso graduale -conteggia dunque il ministro - arriveremmo ad un risparmio annuo di 4,3 miliardi di euro l''anno, spero garantendo la stessa qualità del modello lombardo-veneto".