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Politica e Sanità

16 Marzo 2016

Farmaci contraffatti, Aifa: non solo inefficaci ma anche pericolosi


Il 32% dei farmaci contraffatti non contiene principio attivo, il 20% ne contiene quantità non corrette, il 21,4% è composto da ingredienti sbagliati mentre il 15,6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso, ma la cosa peggiore è che quasi uno su 10 (8,5%) contiene alti livelli di impurità e contaminanti, rendendo così il prodotto non solo inefficace ma potenzialmente pericoloso. A lanciare l'Sos è l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), in seguito alla pubblicazione del report "Illicit Trade: Converging Criminal Networks", rilasciato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Un report dedicato all'analisi dei mercati illegali che costituiscono vere e proprie zone d'ombra dell'economia globale, operanti attraverso la convergenza di reti criminali transnazionali e causa di gravi rischi per la sicurezza e la salute dei cittadini. Il report analizza anche il fenomeno dei medicinali contraffatti, le sue dimensioni e le sue conseguenze, e i casi di furti di farmaci ricollegabili alla malavita avvenuti negli ospedali italiani. Secondo quanto riportato nel documento il principale canale di distribuzione di questi farmaci è internet. Il commercio illegale non solo mette a rischio la sicurezza della persona, ma ha un impatto negativo anche sui mercati di Paesi come il nostro, dove i sistemi di tutela della distribuzione farmaceutica legale sono all'avanguardia, ma non possono chiaramente proteggere le offerte che arrivano ai pazienti attraverso canali illegali. È recente l'allerta Aifa relativa al rinvenimento di flaconi contraffatti di Dysport 500, medicinale a base di tossina botulinica autorizzato al commercio in Italia. L'Ufficio Qualità dei Prodotti e Contraffazione dell'Aifa ha ricevuto una comunicazione da parte dell'Azienda farmaceutica, a seguito della segnalazione a quest'ultima inviata da un medico, riguardante la sospetta falsificazione di alcuni flaconi del farmaco con confezionamento in lingua italiana. Dai controlli è emerso che i flaconi, contenenti polvere per soluzione per uso iniettabile, presentavano un difetto nell'apertura del flacone e che il lotto e la scadenza segnalati non risultavano associati ad alcun lotto di produzione dell'Azienda. Successivi accertamenti hanno inoltre portato al ritrovamento di ulteriori flaconi contraffatti con confezionamento in lingua turca. Il report cita anche alcune delle attività condotte da Aifa e da istituzioni coinvolte nei progetti dell'Agenzia, come Asop (Alliance for safe online pharmacies). Secondo l'Aifa i più grandi insuccessi nella lotta alla contraffazione dei farmaci vanno ricondotti all'assenza di cooperazione internazionale. Nell'ottobre 2011, 14 Paesi hanno firmato la Convenzione Medicrime, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che trasforma in reato penale la contraffazione, la fabbricazione e la distribuzione di medicinali messi sul mercato senza autorizzazione o in violazione delle norme di sicurezza. Il testo introduce sanzioni penali, ma anche misure di prevenzione e di tutela delle vittime. La Convenzione, che ad oggi è stata firmata da 26 Paesi, prevede l'istituzione di punti di contatto all'interno dei sistemi nazionali di giustizia, sanità, laboratori medici accreditati, polizia e autorità doganali, consentendo un rapido scambio di informazioni, e la creazione di un comitato delle parti incaricato di assicurare il monitoraggio della sua attuazione da parte degli Stati firmatari.

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