Politica e Sanità
15 Aprile 2016Nell'ultima revisione, ancora in corso, delle nuove linee guida Nice sulla gestione delle politerapie nelle multimorbidità il farmacista ricopre un ruolo chiave nel team sanitario attraverso i servizi di consulto, revisione delle terapie e redazione del piano individuale delle cure. A segnalarlo è il presidente della Sifac, Corrado Giua che a Farmacista33 spiega: «Le nuove linee guida portano alcune novità concettuali. Oltre a fondarsi sul principio dell'approccio personalizzato al singolo paziente, "tailored care approach", diversamente dal solito propongono una visione multipatologica del paziente. Le linee guida sono generalmente settoriali e questo determina che gli operatori sanitari debbano agire per compartimenti stagni a seconda della singola patologia presa in considerazione. In questo caso, invece, si è creato un filo conduttore tra le parti ed eliminando le diverse disarmonie riscontrabili nell'analisi delle singole raccomandazioni. Le problematiche associate alla multimorbidità, come la politerapia e gli eventi avversi correlati, potranno godere ora di un'unica linea guida».
Il documento del Nice, precisa Stefano Miggos, segretario Sifac «è stato redatto in funzione degli ambiti in cui opera il sistema sanitario della Gran Bretagna comprese le farmacie di comunità. La stessa commissione multidisciplinare che ha elaborato il documento ha visto la partecipazione di due farmacisti, accanto agli specialisti geriatri ed i medici di medicina generale. Nel testo si indica il contesto in cui applicare le raccomandazioni sulla multimorbidità, e cioè "primary and community care settings"; un termine che indica l'intera assistenza sanitaria territoriale inclusi i farmacisti. La cronaca sanitaria degli ultimi quindici anni ci ha abituati al ruolo clinico del farmacista d'oltremanica, quindi non ci meraviglia che farmacisti che già eseguivano il servizio clinico Mur vengano inclusi tra i destinatari del documento. Come sempre è grande il fair play tra i sanitari inglesi tutto a favore della qualità delle cure, il farmacista farà la sua parte con i servizi di consulto e revisione delle terapie». Attualmente è disponibile una bozza preliminare che vedrà la sua pubblicazione definitiva il prossimo settembre e, conclude Giua, «documento finale sarà una vera novità per gli addetti ai lavori».
Simona Zazzetta
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2023 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)