Politica e Sanità
02 Dicembre 2016Le prescrizioni off-label, pressoché "inevitabili' in ambito pediatrico, ha un'incidenza è molto più alta di quello che si crede, dall'11 all'80%, a seconda dei contesti clinici: è tra l'11 e il 37% in ambito ambulatoriale, va dal 16 al 62% nei reparti di pediatria generale e supera l'80% nelle terapie intensive pediatriche e neonatologiche. Secondo la Sifo che al tema ha dedicato un focus nell'ambito del XXXVII congresso nazionale in corso in questi giorni a Milano, bisogna «unire le esperienze di tutti i centri pediatrici in Italia, dando priorità alla catalogazione delle reazioni avverse, che sono potenzialmente più frequenti di quanto non avvenga quando i farmaci vengono impiegati secondo le indicazioni autorizzate». Secondo la Sifo, «il processo di raccolta delle informazioni, nell'off-label, non è ancora ben definito e a oggi si basa quasi esclusivamente sulle segnalazioni spontanee.
Dal congresso sarà rilanciata la proposta di implementare il sistema di controllo e valutazione delle prescrizioni off-label in pediatria, potenziandolo, creando una banca dati approfondita. «Creare un database aggiornato delle prescrizioni off-label con il coinvolgimento di tutti i centri pediatrici italiani permetterebbe di raccogliere una notevole documentazione e un aggiornamento in tempo reale sulla sicurezza di impiego ed efficacia dei medicinali in ogni fascia d'età», afferma Davide Zanon, coordinatore Galenica clinica Sifo e moderatore della sessione dedicata alla pediatria. Sifo ricorda che le leggi che regolano l'utilizzo di farmaci off label sono ancora molto stringenti in Italia e spesso medici e farmacisti si trovano di fronte a dei veri e propri vicoli ciechi, anche avendo dalla propria una letteratura scientifica consolidata (Evidence Based Medicine). E molto spesso questo si intreccia anche ad un aspetto di spesa e sostenibilità, per le strutture ospedaliere coinvolte nella gestione di questi casi. «L'utilizzo di farmaci off label prevede un'assunzione di responsabilità specifica da parte del medico prescrittore, attraverso la compilazione di una richiesta motivata. La sessione dedicata intende portare l'attenzione delle istituzioni e delle aziende farmaceutiche una problematica che rischia altrimenti di rimanere un problema a carico del medico che prescrive, del farmacista che allestisce la terapia e, in ultima analisi, dei piccoli pazienti che necessitano di cure» afferma Maria Grazia Cattaneo, presidente del Congresso.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2023 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)