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Politica e Sanità

15 Novembre 2011

L’ONAOSI torni alle origini


Alcuni sindacati medici scrivono a Governo e Parlamento chiedendo che l’Opera ritorni a essere un ente morale


Nel documento le organizzazioni sostengono che ''''si tratta di riportare l''ONAOSI, dopo una politica della recente gestione orientata verso una estensione della contribuzione obbligatoria insieme ad una impropria diversificazione delle attività, al suo proprio ruolo di assistenza agli orfani''''. Questo si può realizzare- proseguono i sindacati nella lettera- ''''con la solidarietà dei contributi volontari, che già vedono interessati circa 17.000 sanitari, ed ai quali si potrà aggiungere una parte rilevante degli attuali oltre 100.000 contribuenti obbligatori''''. Secondo i sindacati è necessario ''''porre fine alla obbligatorietà dei contributi che, come ha già indicato la Corte dei Conti, ha portato nel passato ad un eccesso di risorse finanziarie, e che contrasta con il principio della volontarietà in ambito assistenziale''''. Insomma deve essere chiusa una fase storica- concludono i sindacati nella lettera- che ''''ha visto l''ONAOSI accomunata nella Legge 509 del 1994 come Fondazione privata al pari degli enti previdenziali, pur non essendolo, e che oggi rischia di vedere la sua sostanziale scomparsa all''interno di qualche grande ente previdenziale, quale l''INPDAP, l''ENPAM o la stessa INPS, con il paradosso della obbligatorietà dei contributi''''. Si tratta anche ''''di avere una gestione trasparente e democratica, dove solo chi contribuisce deve amministrare l''Ente''''. Le organizzazioni sindacali, che rappresentano gli attuali contribuenti obbligatori, chiedono in sostanza ''''di mettere in atto tutte le necessarie modifiche legislative e procedurali, a partire dalla prossima finanziaria 2008, per consentire un rinnovo, gestionale giuridico dell''Onaosi, che la riportino alle origini istitutive''''. La lettera è firmata da Raffaele Perrone Donnorso dell'' ANPO, Armando Masucci della Federazione Medici aderente UIL Fpl; Carmine Gigli della FESMED , Massimo Cozza della FP- CGIL Medici e Vincenzo Carpino dell'' UMSPED. stato in cui versano", assicura. E a sostegno di ciò riporta l''esempio

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