Politica e Sanità
06 Maggio 2017«Un fatto è certo, però» aggiunge il presidente di Federfarma Torino «il capitale provocherà cambiamenti epocali. Noi dobbiamo prepararci per mettere le farmacie che vorranno rimanere indipendenti in condizione di reggere l'urto. Mi permetto di sottolineare, a questo proposito, il mancato riguardo degli attuali vertici di Federfarma nel non aver invitato, qui a Cosmofarma, Presidente e Vice-Presidente Fofi al dibattito di stamane sul Ddl con il Senatore Marino: non posso non sottolineare l'impegno che Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri hanno profuso durante tutto l'iter parlamentare. Oggi c'è stata la presentazione ufficiale della candidatura mia e di Silvia Pagliacci come presidenti di Federfarma e Sunifar ma si tratta del frutto di un lavoro di squadra durato un anno e mezzo».
Continua Cossolo: «Siamo partiti dall'analisi dello scenario. Da questo abbiamo definito i valori e gli elementi di condivisione anche perché si tratta di mettere insieme Regioni diverse con situazioni profondamente diverse. Il risultato ha dato vita a un decalogo e sui punti critici abbiamo cercato soluzioni. Da tutto questo lavoro di preparazione è scaturito un programma di 78 pagine consegnato oggi ufficialmente alla stampa di settore come prova dell'impegno che ci prendiamo di fronte alla categoria».
Sui contenuti lo sfidante di Annarosa Racca identifica alcune priorità. «Innanzitutto» sottolinea "uniformare la Dpc al tavolo della farmaceutica. L'obiettivo è avere una lista chiara e univoca di cosa va in Dpc. Il passo successivo - continua - sarà lavorare a un livello minimo di remunerazione che sia comune a tutte le Regioni senza interferire sulle singole trattative regionali che hanno la peculiarità della conoscenza del territorio. Infine ci concentreremo sulla convenzione e cercheremo di spostare il livello di interlocuzione oltre al ministero a livello della Conferenza Stato-Regioni».
Su come sarà la "sua" Federfarma Cossolo ha le idee chiare e auspica un modello simile a quello del sindaco con la sua giunta. «Ciascun consigliere» spiega avrà deleghe specifiche sulla quali operare rendendo conto al consiglio di presidenza». Sul risultato delle elezioni il leader di Farmacia Futura è moderatamente ottimista. «Quando si partecipa a una competizione si è fiduciosi. Ma sento forte voglia di cambiamento» conclude.
Marco Malagutti§§#§§#txt1
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