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Politica e Sanità

19 Febbraio 2019

Rev, farmacisti e veterinari si preparano con la formazione all’operatività


In tema di ricetta elettronica veterinaria, mentre dal Ministero della Salute arriva la notizia che il Decreto che contiene il disciplinare tecnico per l'operatività dell'obbligo di prescrizione digitale, in via esclusiva, dovrà passare l'esame della Corte dei Conti, per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, da parte di tutti gli stakeholder continuano i preparativi per essere pronti all'appuntamento e dalle rispettive Federazioni degli Ordini, dei farmacisti e dei medici veterinari, si è al lavoro, insieme al Ministero, per mettere a disposizione percorsi formativi comuni, anche come Fad. Intanto, spiegano dal Ministero, «la ricetta veterinaria elettronica potrà comunque essere stampata da parte del veterinario su richiesta del cliente». Per poter ricevere il farmaco prescritto «chi possiede animali, compresi quelli da compagnia, fornirà al farmacista il proprio codice fiscale» - presente anche sulla tessera sanitaria e utile anche ai fini dell'emissione dello scontrino parlante per la detrazione fiscale - «e un PIN, un codice di quattro cifre» che permette di identificare univocamente la ricetta. «Il farmacista sarà in grado in questo modo di acquisire la prescrizione digitale e di consegnare il farmaco al cliente».

L'obbligo della ricetta veterinaria elettronica in via esclusiva, come si sa, è in vigore da inizio anno ma per l'operatività si è in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero della Salute sulla "Modalità applicative delle disposizioni in materia di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati ai sensi dell'articolo 3 della legge 20 novembre 2017, n.167", che contiene anche il disciplinare tecnico. Dopo la firma da parte della Ministra, Giulia Grillo, di cui il Dicastero ha dato notizia venerdì, il Dispositivo dovrà passare il vaglio della Corte dei Conti prima di poter essere pubblicato in GU. Si tratterebbe tuttavia, secondo i medici veterinari, di un «passaggio verosimilmente formale, non essendo previsti ulteriori oneri a carico della finanza pubblica». A ogni modo, fanno sapere ancora i medici veterinari, pur in attesa di questi ultimi passaggi formali, «il sistema informativo su cui si appoggerà la digitalizzazione ha continuato a introdurre implementazioni e correttivi. Si tratta di dettagli operativi del Sistema Informativo descritti nel manuale operativo, uno strumento di "istruzioni per l'uso" volutamente dinamico, in parallelo con i progressivi aggiornamenti di sistema». Ora si attende di sapere la data di pubblicazione ma, secondo quanto era emerso nei precedenti incontri tra stekeholder e Ministero, l'iter potrebbe concludersi per la fine di febbraio o l'inizio di marzo. Ma dai vari operatori nel corso di questi incontri era partita la richiesta che «il primo periodo di avvio della REV venga considerato di assestamento», che ci sia in sostanza una sorta di rodaggio.

Intanto, dalla Fnovi, la Federazione degli ordini veterinari, fanno sapere, in una nota, che «dal Ministero della Salute sono state anche affrontate alcune criticità emerse a proposito della procedura per richiedere il rilascio delle credenziali per l'accesso al Sistema Informativo Veterinario del Ministero della Salute (www.vetinfo.it), che ospita al suo interno il Sistema Informativo Nazionale della Farmacosorveglianza (Ricetta Veterinaria Elettronica). In particolare il Ministero ha valutato di provvedere - in collaborazione con l'IZSAM di Teramo - alla creazione in automatico dell'account per tutti i medici veterinari che compaiono sull'Albo Unico curato dalla FNOVI. Con l'operatività in itinere della creazione automatica dell'account, il Ministero della Salute consentirà quindi a tutti i medici veterinari, a prescindere dal loro ambito di attività e del reale utilizzo, di accedere al sistema e poter prescrivere farmaci». Sempre nella giornata di ieri, dal Ministero è stato messo online sul sito un video tutorial per chiarire alcuni passaggi delicati di questa transizione.

Francesca Giani

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