Politica e Sanità
16 Novembre 2011
Entro il primo trimestre del 2009, le farmacie di 23 municipalità catalane, concentrate nellarea di Barcellona, di popolazione compresa tra 30 e 50.000 abitanti, offriranno gratuitamente il test rapido per lindividuazione dellHIV. Il progetto pilota, al quale parteciperanno 35 farmacie al pubblico è stato organizzato da Rafael Borràs, che fa parete del direttivo dellAssociazione dei Farmacisti di Barcellona e da Albert Gim�nez responsabile del servizio di prevenzione e cura dellAIDS del Ministero catalano della salute. Lesecuzione del test verrà proposta a tutti i cittadini di età superiore a 16 anni che per i loro comportamenti sono particolarmente esposti al contagio � chi fa uso di droghe iniettabili, chi ha rapporti sessuali non protetti con più partner � e ai loro partner. Come intuibile, lo scopo del progetto è rendere più accessibile il test a fasce della popolazione che hanno scarsi contatti con le strutture del servizio sanitario ma frequentano le farmacie sul territorio, così da render più semplice e rapida la diagnosi, migliorare la sopravvivenza dei contagiati e ridurre il rischio di nuove trasmissioni del virus. I responsabili del progetto hanno infatti ricordato che circa un terzo dei portatori di HIV ignora la sua condizione, un dato peraltro non lontano da quello dellItalia, dove il 32,3% delle persone viene a sapere della sua condizione quando il sistema immunitario è già gravemente compromesso o si è già manifestato lAIDS. La scelta delle municipalità è stata dettata da due criteri: il numero delle siringhe raccolte nei programmi pubblici di sostituzione e lassenza di altri servizi in grado di offrire lesame diagnostico. I farmacisti partecipanti, tutti volontari, sono stati scelti tra coloro che hanno già esperienza dei citati programmi di sostituzione delle siringhe e della terapia sostitutiva con metadone, e seguiranno un corso di formazione sullepidemiologia dellHIV, sullesecuzione del test e sul supporto psicologico al paziente. Anche se il test rapido ha sensibilità e accuratezza molto buone, alle persone che risulteranno positive verrà proposto di ripetere laccertamento in una struttura ospedaliera. Il tutto avverrà con il massimo rispetto della riservatezza e i farmacisti registreranno soltanto dati epidemiologici in forma assolutamente anonima.
Come per tutte queste iniziative, è evidente che la loro fattibilità dipende molto dalla cultura prevalente nel territorio, ma un dato esce confermato, e vale per tutta lEuropa: la farmacia è sicuramente il presidio sanitario più facilmente accessibile da tutta la popolazione.
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