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Politica e Sanità

26 Settembre 2019

Caos su Indici Isa: resta scadenza 30 settembre ma si discute applicazione


Indici Isa, con l'avvicinarsi del 30 settembre, data di scadenza dei versamenti, rimane viva la protesta delle categorie contro le troppe criticità

In merito agli indici di affidabilità (Isa), si avvicina la scadenza dei versamenti di fine mese, su cui, nonostante le criticità del nuovo strumento, non sembra esserci possibilità di proroga, mentre da parte di varie categorie, tra cui in primis le rappresentanze di commercialisti e avvocati, è sempre più accesa la protesta, con la richiesta di non applicare per il periodo di imposta 2018 gli Isa, così da garantire una fase sperimentale e poter avviare una consultazione con le professioni per correggere il modello, evitando eventuali inconvenienti per i contribuenti. Intanto, sembra esserci una apertura sulla possibilità di usare lo strumento, nella fase iniziale, solo con valore statistico, ma il quadro sta facendo sempre più preoccupare professionisti e imprese di vari settori.

La protesta contro gli Isa per troppe criticità

Introdotti con il decreto legge n. 50/2017, dal periodo d'imposta 2018, gli Isa sono indicatori costruiti con una metodologia statistico-economica basata su dati e informazioni contabili e strutturali relativi a più periodi d'imposta e permettono di verificare il grado di affidabilità, sulla base di un punteggio da 1 a 10, che innesca eventuali meccanismi premiali.
Un meccanismo però che ha sollevato perplessità un po' in tutti i settori e contro cui anche la categoria degli stessi commercialisti ha deciso di avviare una protesta, proclamando uno sciopero il 30 settembre e il primo ottobre. In particolare, da parte dei commercialisti, come già avevamo anticipato, si temono, dallo strumento, esiti che non siano realmente in grado di tracciare l'"affidabilità" dei contribuenti. Da qui la richiesta - sostenuta anche da avvocati, consulenti del lavoro e altre professioni tecniche - di disapplicazione degli indici per il 2018 o della possibilità di renderli facoltativi per l'anno in questione.

Confermata la scadenza del 30 settembre

Ma su questo punto, come riferisce Italia Oggi in un articolo dell'altro ieri, «per il viceministro Antonio Misiani, la disapplicazione non è praticabile perché aprirebbe un serio problema dal punto di vista dei conti pubblici: "Vogliamo sederci attorno a un tavolo, come è stato fatto nella fase iniziale di predisposizione degli Isa, con i commercialisti e con l'Agenzia delle entrate e tutti i soggetti coinvolti, per vedere, punto per punto, le anomalie e le disfunzioni per migliorare uno strumento che ha le potenzialità per migliorare il rapporto tra contribuenti e fisco, se costruito e implementato nel migliore dei modi"». Quindi, continua il quotidiano, «niente da fare fino alla scadenza del 30 settembre per una proroga dei versamenti o una dichiarazione d'urgenza della sperimentalità dello strumento», per «evitare problemi di gettito, e non secondari problemi di mancata compilazione e raccolta dati per il 2018». Mentre da ottobre «potrà avvenire l'apertura a considerare gli Isa materiale statistico, coinvolgendo maggiormente i professionisti per la manutenzione e l'affinamento delle pagelle fiscali».

Francesca Giani


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