E-Order, c’è attesa su avvio obbligo e su impatto per farmacie. Correttivi in studio
Sempre più vicino l'obbligo a emissione e trasmissione elettronica dell'ordine di acquisto di beni e servizi, attraverso il Nodo di smistamento degli Ordini (Nso), c'è attesa sulla data e l'impatto per farmacie
In tema di nuovo obbligo di emissione e trasmissione elettronica dell'ordine di acquisto di beni e servizi, attraverso il Nodo di smistamento degli Ordini (Nso) - il sistema di gestione che opera presso il Ministero dell'Economia e delle finanze - è in attesa di un ultimo passaggio formale il dispositivo che dovrebbe indicare la nuova data di partenza - slittata dal primo ottobre -, anche se sembra confermata l'intenzione di partire, a regime, a inizio dell'anno nuovo, più probabilmente, secondo la richiesta partita dal Tavolo dedicato, a febbraio. Intanto, stanno proseguendo i test da parte degli Enti del servizio sanitario nazionale, che si stanno preparando, e «man mano» fa il punto Daniele Marazzi, consigliere delegato del Consorzio Dafne, che sta seguendo passo a passo il progetto, «si stanno risolvendo le criticità e gli errori, inevitabili in una fase di avvio, stanno progressivamente riducendosi».
Ordini solo in via telematica
L'obbligo - stabilito dalla Legge Bilancio del 2018 e declinato dal decreto del Mef del 7 dicembre 2018 - riguarda, come si ricorderà, almeno in una prima fase, gli ordini emessi verso i fornitori dai soli enti del Ssn - Regioni, Asl, strutture ospedaliere, così come dai soggetti (anche privati) che ordinano per loro conto. A essere implicati sono «tutti gli ordini a cui poi seguirà una fattura elettronica (ordini di acquisto, di comodato d'uso, di riparazione, di apertura conto deposito, di noleggio bene, di fatturazione e ripristino, di prodotti a scorta, di transito occasionale, di fatturazione)». L'impatto, quindi, è per tutti i fornitori, indipendentemente dall'oggetto della transazione commerciale, ma modalità, procedure, funzionamento, casistiche, verranno chiarite e declinate nelle Linee guida, che dovranno anche definire tutti gli aspetti relativi alle farmacie.
Possibile utilizzo della Pec
A ogni modo, cruciale, nella novità, è proprio il Nodo di smistamento degli Ordini, il sistema centrale gestito dal Dipartimento della Ragioneria di Stato del ministero dell'Economia e delle Finanze, in grado di dialogare con le altre piattaforme della PA - tra cui lo SDI, il Sistema di interscambio della fattura elettronica - attraverso cui transiteranno tutte le ordinazioni, che vengono così controllate e archiviate centralmente. «Uno dei vantaggi del Nodo di smistamento Ordini» spiega infatti Marazzi, «è che - come dice il nome stesso - il canale di invio dell'ordine scelto dall'Ente del Ssn e quello di ricezione, scelto invece dal fornitore, possono essere diversi». Questo è un fatto importante perché «indipendentemente da quella che sarà la decisione dell'Ente, la farmacia, in quanto fornitore, può scegliere, se lo preferisce, il sistema più semplice, rappresentato dalla Pec, già in possesso dei titolari. L'importante è che ne venga fatta comunicazione all'Ente. In linea di massima, la scelta può dipendere anche dai volumi: se di piccole dimensioni, ci si può appoggiare alla Pec, in caso contrario si può valutare un canale più strutturato».
In corso valutazioni di correttivi
Al momento, «diversi Enti del servizio sanitario si stanno preparando e stanno procedendo con i test, particolarmente utili perché permettono, strada facendo, di risolvere le criticità e ridurre così gli errori. Ad essere partiti con i test ci sono anche alcuni grossisti farmaceutici. Il sistema, nel complesso, sta funzionando e grazie ai test vengono via via messi in atto correttivi».
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