Giornata contro la violenza sulle donne, Umbria: sostegno e informazioni nelle farmacie
Donne vittime di violenza fisica e psicologica: informazioni, sostegno anonimo e prime consulenze in farmacia con il progetto Mimosa
In occasione della Gornata mondiale contro la violenza sulle donne, le farmacie pubbliche e private dell'Umbria offriranno informazioni su centri specializzati e su consulenze legali alle vittime, personale qualificato per una prima fase di sostegno e un filo diretto con gli operatori antiviolenza. Questi i punti fondamentali del progetto "Mimosa, giù le mani. Una donna non si tocca neanche con un fiore", presentato questa mattina a Palazzo dei Priori e promosso da Federfarma Umbria. Tutte le farmacie umbre forniranno un aiuto mirato di primo orientamento alle donne in difficoltà vittime di abusi, violenze fisiche e psicologiche, diventando luoghi in cui sarà possibile reperire informazioni utili per chi ha timore di rivolgersi altrove. Le farmacie esporranno sui banconi locandine e brochure contenenti i riferimenti dei principali centri di ascolto accreditati, e, il personale interno della farmacia debitamente formato, sarà a disposizione delle vittime per l'ascolto e per dare informazioni.
«Si tratta di un progetto - ha spiegato l'assessore Edi Cicchi - che a livello nazionale sta consentendo di costruire un'importante rete di sostegno alle donne e di contrasto alla violenza su di esse. E proprio il fare rete è uno degli obiettivi che la nostra Amministrazione si è posta, mettendo in contatto tra loro associazioni che da tempo svolgono una significativa attività sul territorio». Il Progetto Mimosa, basato sulla consapevolezza che il farmacista può avere un ruolo di grande valenza sociale, nasce cinque anni fa dall'idea dell'associazione di Napoli Farmaciste Insieme, e ancora oggi rappresenta un importante azione di prevenzione e sostegno per le donne vittime di violenza.
Il ministro Roberto Speranza, in merito alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha ribadito l'impegno di «fare il massimo per cambiare la cultura nel nostro Paese. Ogni giorno nei nostri pronto soccorso arrivano donne picchiate da uomini. Sono solo una parte di quelle che subiscono violenza. Il nostro sistema sanitario garantisce a tutte cura, rispetto e ascolto. Ma non basta. Dobbiamo fare il massimo per cambiare la cultura del nostro paese. #stopviolenzasulledonne».
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