Politica e Sanità
16 Novembre 2011Mandare in pensione il sistema dei brevetti, ormai vecchio e nemico dell''innovazione, per sostituirlo con una Borsa delle idee: un meccanismo per cui gli inventori possono comprare e vendere sul mercato titoli dei componenti chiave delle loro scoperte
La proposta italiana e arriva da un team guidato da Debrah Meloso dell''università Bocconi di Milano, che firma un articolo pubblicato su Science. Secondo Meloso e i colleghi Jernej Copic (Ucla-University of California, Los Angeles) e Peter Bossaerts (Caltech-California Institute of Technology) - autori dello studio Promoting intellectual discovery: patents versus markets - il sistema ultra centenario dei brevetti frena l''innovazione. Per stimolare nuove idee bisognerebbe quindi abolirlo, a favore di un nuovo metodo di retribuzione per gli inventori. Un sistema che superi la logica dei brevetti e riesca a stimolare meglio curiosità e creatività intellettuale, sono convinti gli studiosi. Secondo i ricercatori, per stimolare l''innovazione si potrebbe pensare a un sistema di retribuzione non più basato sui brevetti. Nel nuovo meccanismo le persone detengono titoli dei componenti delle loro invenzioni. Un esempio. Gli scienziati impegnati nello studio sulle celle a combustibile che pensano che il platino sia il migliore catalizzatore - suggeriscono gli autori - potrebbero acquistare dei future sul platino, nella consapevolezza che una volta che la loro invenzione diventa di dominio pubblico il loro investimento crescerebbe di valore. Il presupposto per il funzionamento di questo sistema sarebbe l''introduzione di mercati per tutti gli oggetti potenzialmente componenti di scoperte future. Tale sistema lascerebbe così intatta la motivazione di altri scienziati a continuare a lavorare, ma premierebbe comunque i primi perchè acquisterebbero i titoli al prezzo minore.
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