Farmaci e dintorni

11 Dicembre 2012

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Il fluoroformio, noto anche come trifluorometano, gas serra molto più dannoso dell''anidride carbonica, può essere utilizzato nella produzione di farmaci. Da questo composto, grazie a una nuova tecnica brevettata dai ricercatori dell''università della California del sud, di Los Angeles, si possono ottenere numerosi reagenti utili nell’industria del farmaco. Questa possibilità deriva dalla presenza nel gas di atomi di fluoro che, come spiega il chimico G.K. Surya Prakash, a capo del team che ha ideato il metodo, è presente, anche con un solo atomo, nel 25% dei medicinali oggi in commercio. «Un piccolo atomo con un grande ego» così lo definisce il ricercatore, sulle pagine di Science, rivista che ha pubblicato la ricerca, spiegando che il fluoro è piccolo quanto l''idrogeno e attrae molto bene gli elettroni e questa proprietà gli permette di formare dei legami chimici molto forti con il carbonio, aumentando la biodisponibilità del farmaco che lo contiene. Considerando che il fluoroformio è generato come scarto della produzione di teflon, materiale di successo commerciale che trova numerose applicazioni e di gas refrigeranti, questo metodo potrebbe questo trasformare un prodotto da pericoloso rifiuto a preziosa risorsa per la salute umana.