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Farmaci e dintorni

13 Febbraio 2013

Studio Usa, dubbi sui dosaggi di vitamina D negli integratori Otc


La concentrazione di vitamina D nelle compresse di integratori potrebbe non corrispondere alla quantità segnalata sull’etichetta: solo un terzo delle compresse analizzate rispetta le norme della Farmacopea degli Stati Uniti, secondo le quali le pillole possono contenere una quantità di principio attivo variabile dal 90 per cento al 110 per cento rispetto alla dose indicata. Non solo esistono delle differenze tra marche diverse e confezioni differenti, ma anche all’interno della stessa confezione è possibile trovare due pastiglie con una concentrazione che varia dal 9 per cento al 146 per cento rispetto alla quantità indicata sulla confezione, segnala una lettera pubblicata su JAMA Internal Medicine. I ricercatori, guidati da Erin S. LeBlanc, hanno selezionato in modo casuale 5 pillole per 15 confezioni di integratore di colecalciferolo (1000 IU, 5000 IU, and 10 000 IU), venduti in 5 negozi di Portland, in Oregon. Quindi hanno selezionato, sempre random, 1 pillola da 5 bottiglie differenti con lo stesso numero di lotto e 1 pillola da 5 bottiglie con numeri di lotto differenti. La concentrazione di colecalciferolo è stata fatta analizzare da due diversi laboratori, che hanno ottenuto risultati simili (con una differenza del 10 per cento). Le analisi su 5 pillole prelevate dalla stessa bottiglia hanno mostrato che queste contenevano dal 52 per cento al 135 per cento della dose di colecalciferolo indicata. In circa un quarto delle bottiglie analizzate tutte le 5 pillole erano conformi alle convenzioni standard. Due terzi delle bottiglie presentavano una variabilità minore del 10 per cento. Per le pillole appartenenti a confezioni con lo stesso numero di lotto, la concentrazione variava dal 57 per cento al 138 per cento rispetto alla quantità indicata. Solo per il dosaggio 5000 IU le pillole rientravano nei criteri standard per la quantità di principio attivo prevista (dal 90 per cento al 120 per cento), mentre le pillole di 1000 IU avevano concentrazioni più variabili. Infine per pillole da lotti differenti, la potenza variava da 9 per cento al 140 per cento della dose prevista.

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