Farmaci e dintorni

04 Giugno 2013

---

I sostituti della nicotina e i farmaci registrati per la disassuefazione dal fumo effettivamente aiutano le persone a smettere di fumare. La conferma giunge dalla più recente revisione sistematica, pubblicata nella Cochrane Library, che ha riconsiderato le revisioni precedenti sull’impiego di farmaci ampiamente autorizzati nel mondo per la cessazione del tabagismo; in aggiunta la ricerca aggiunge anche valutazioni  positive su un''altra molecola, disponibile per ora solo in Russia. In Europa e stati Uniti gli unici farmaci con indicazione per smettere di fumare sono le terapie sostitutive della nicotina (Nrt, nicotine replacement therapy), come cerotti e chewing gum, l’antidepressivo bupropione e la vareniclina, che annulla gli effetti della nicotina sui recettori nicotinici a livello cerebrale. In Russia, invece, e in altri paesi dell’Europa dell’est è autorizzato e commercializzato anche un medicinale a base di citisina, una molecola analoga alla vareniclina. Nel complesso gli autori della revisione hanno considerato 267 studi per un totale di 101.804 persone, rilevando che le probabilità di riuscire a smettere crescevano dell’80% con un sostituto della nicotina o bupropione, rispetto al placebo, ed erano 2-3 volte più alte impiegando vareniclina. Tra l’altro la vareniclina ha mostrato un’efficacia superiore al 50% rispetto alle singole formulazioni di Nrt (cerotti, chewing gum, spray, compresse sublinguali, inalatori), ma un’eeficacia simile quando si combinavano tra loro due Nrt. Per quanto concerne la citisina, due studi recenti dimostrano che aumenta di 4-5 volte le probabilità di smetter di fumare rispetto al placebo. Secondo Kate Cahill del Department of primary care health sciences at the university of Oxford in Oxford, a capo dello studio «la revisione conferma l’efficacia delle 3 misure farmacologiche principali nella disassuefazione dal fumo e, in aggiunta, suggerisce che la citisina possa essere una potenziale terapia efficace e accessibile».