Farmaci e dintorni

28 Ottobre 2013

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La Società italiana di diabetologia (Sid) esprime apprezzamento per la decisione di Sanofi di ritirare dal commercio la fenformina, «un farmaco per la cura del diabete vecchio e potenzialmente pericoloso». È quanto comunica una nota della Sid in cui si ricorda che «la fenformina è entrata in commercio molti anni fa, quando le regole per verificare la sicurezza di un farmaco erano decisamente meno ferree di quelle vigenti». I diabetologi italiani, in occasione dell’European association for the study of diabetes, tenutosi a Barcellona lo scorso settembre, avevano attirato l’attenzione sul fatto che diverse migliaia di pazienti in Italia fossero ancora in terapia con questo farmaco, «sostituito praticamente in tutto il mondo con la ben più sicura metformina». La molecola, sottolinea la Sid, è stata «adesso ritirata dal commercio solo grazie all’iniziativa dell’azienda produttrice, che ha fatto tesoro delle segnalazioni delle società scientifiche di diabetologia». Secondo Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia «è stato fatto quello che si doveva fare. È giusto riconoscere all’azienda farmaceutica Sanofi di avere avuto il coraggio e il buon senso, dopo la denuncia da noi fatta in occasione del congresso europeo, di ritirare dal mercato un farmaco i cui benefici erano spesso inferiori ai rischi, soprattutto a fronte dell’esistenza di molti altri prodotti più efficaci e sicuri».
Tuttavia la Sid non è soddisfatta dello stato attuale delle cose in quanto «a fronte del vecchio che se ne va», e «non su indicazione dall’Agenzia regolatoria», sottolinea «altri farmaci per la cura del diabete di ultima generazione, ormai dimostratisi sicuri, restano vincolati ad incomprensibili piani terapeutici e tetti di spesa». La Sid suggerisce ai pazienti diabetici in terapia con fenformina di rivolgersi con tranquillità a uno specialista diabetologo o al proprio medico di famiglia, per la pronta sostituzione del farmaco. (SZ)