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Farmaci e dintorni

08 Ottobre 2014

Aifa, incretine promosse da primo studio con registri di monitoraggio


«Quando vengono utilizzate in modo appropriato, le incretine possono garantire risultati in linea con gli studi pivotal»: è questa la conclusione di uno studio firmato Aifa e pubblicato sulla rivista Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases. Si tratta dei primi risultati di efficacia e sicurezza ottenuti grazie ai registri di monitoraggio, che hanno permesso di analizzare i dati di 75.000 pazienti con diabete di tipo 2 in terapia con exenatide, sitagliptin o vildagliptin. Il monitoraggio si riferisce a un arco temporale di 30 mesi, durante i quali sono stati registrati le caratteristiche cliniche dei pazienti, i dati di sicurezza, le cause di interruzione del trattamento e la percentuale di coloro che hanno raggiunto il successo terapeutico.
I ricercatori dell'Aifa rilevano, per exenatide, sitagliptin e vildagliptin, profili di sicurezza simili a quelli provenienti dai trial clinici registrativi. «Complessivamente - scrivono - sono state riportate 1.116 sospette reazioni avverse, inclusi 12 casi di pancreatite acuta. Rispetto all'efficacia clinica intermedia, in termini di valori di HbA1c, il trattamento con i farmaci monitorati produce riduzioni medie di 0,9-1,0%, accompagnate da perdita di peso compresa nel range 1-3,5%. La probabilità di raggiungere, dopo 4 o 8 mesi di trattamento, il target clinico di HbA1c a valori minori del 7% (così come il target secondario a valori minori dell'8%) diminuisce rapidamente all'aumentare dei valori di HbA1c al baseline, mostrando una probabilità inferiore al 20% per valori di HbA1c al baseline maggiori del 9%. Il rischio di fallimento terapeutico è confermato nei pazienti con scarso controllo metabolico». Gli autori dello studio richiamano all'importanza di intervenire sugli stili di vita: perdita di peso ed esercizio fisico riproducono parte degli effetti del trattamento farmacologico sul controllo metabolico e, nei pazienti con diabete di tipo 2, dovrebbero precedere l'intensificazione del trattamento farmacologico con terapie incretino-mimetiche.

Renato Torlaschi

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