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Politica e Sanità

16 Novembre 2011

La farmacia sta già cambiando


Un convegno milanese, moderato dal presidente della Federazione Andrea Mandelli, è stata l’occasione di un’analisi approfondita del settore, con l’intervento del Viceministro Ferruccio Fazio

“Quello farmaceutico è un sistema già rivoluzionato” ha detto il Viceministro della Salute “ nel momento in cui la farmacia si prospetta come un centro di servizi”. Per Fazio la farmacia dovrà smettere di essere “una boutique per diventare uno degli snodi di quel percorso assistenziale del cittadino che deve svolgersi essenzialmente sul territorio, lasciando l’ospedale come l’eventuale ultima tappa”. Così il futuro Ministro della Salute ha delineato il ruolo della farmacia nella sua visione del Servizio sanitario, come l’ha delineata nel corso del Convegno, organizzato dal PDL lombardo, “Servizi per il Sistema Sanitario il Settore Farmaceutico e l’Europa”, moderato dal presidente della Federazione Andrea Mandelli. Il convegno affrontava l’assetto sanitario nel suo complesso, ma il tema del servizio farmaceutico, sulla scorta anche delle recenti vicende europee, ricordate da Mandelli nella sua introduzione dedicata allo scenario generale, è stato ampiamente trattato, a cominciare dagli sviluppi più vicini. Il Senatore Antonio Tomassini, nell’illustrare la ratio del disegno di legge di cui è firmatario, ha sottolineato come l’espansione del servizio ai cittadini passi per l’espressione di tutte le potenzialità della pianta organica, e attraverso la previsione di un sostegno per le farmacie delle zone rurali e per garantire che si mantenga la capillarità del servizio anche dove non esisterebbero le condizioni economiche.

Luigi Lucchina, direttore generale della Sanità lombarda, si è mostrato possibilista sulla distribuzione di alcuni farmaci innovativi di alto costo nelle farmacie di comunità “ma a patto che venga rivista la normativa che penalizza dal punto di vista fiscale la distribuzione per conto, rispetto a quella diretta e che la dispensazione da parte del farmacista non venga più remunerata in generale con una percentuale sul prezzo al pubblico”, riecheggiando così la recente pronuncia dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. “Su questo punto” ha risposto Mandelli “la Federazione degli Ordini ha già avviato una riflessione approfondita: riteniamo che sia giusto remunerare la dispensazione attraverso due elementi: un onorario professionale sottratto alla contrattazione commerciale e una parte legata al prezzo del farmaco, a compensare gli oneri finanziari dell’approvvigionamento”.

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