Farmaci e dintorni
23 Ottobre 2015Tra i pazienti giunti in pronto soccorso per lombalgia acuta, la somministrazione di naprossene, un farmaco anti-infiammatori non steroideo (Fans), associato all'ossicodone/paracetamolo o al miorilassante ciclobenzaprina non migliora la sintomatologia dolorosa o la mobilità del rachide rispetto al naprossene più placebo, secondo i risultati di uno studio pubblicato su Jama. «La lombalgia acuta è responsabile del 2,4% delle visite nei dipartimenti di emergenza statunitensi, con oltre 2,5 milioni di casi all'anno» afferma Benjamin Friedman del Montefiore Medical Center all'Albert Einstein College of Medicine di New York, ricordando che questi pazienti sono di solito curati con Fans, paracetamolo, oppiacei o miorilassanti, spesso associati fra loro, con risultati antalgici generalmente scarsi. Partendo da questi presupposti i ricercatori hanno randomizzato 323 pazienti presentatisi in pronto soccorso con lombalgia acuta non traumatica e non radicolare presente da meno di due settimane a ricevere un ciclo di 10 giorni di naprossene con placebo, di naprossene più ciclobenzaprina oppure associato a ossicodone e paracetamolo. E a conti fatti gli autori hanno scoperto che né il naprossene con ossicodone e paracetamolo né il naprossene combinato alla ciclobenzaprina migliorano il dolore o la mobilità del rachide rispetto al Fans associato al placebo da una settimana a tre mesi dopo la visita in pronto soccorso. Viceversa, Indipendentemente dal gruppo cui erano stati assegnati, tutti i pazienti hanno riferito un significativo miglioramento clinico e funzionale entro una settimana dall'accesso al pronto soccorso. E dopo tre mesi dalla visita, a prescindere dal gruppo terapeutico di assegnazione, il ricorso agli oppiacei per il trattamento della lombalgia acuta si è dimostrato piuttosto raro, con meno del 3% dei pazienti che riferiva l'uso di un oppioide nelle 72 ore precedenti. «Questi risultati non supportano l'uso di farmaci aggiuntivi, oltre ai Fans, nella lombalgia acuta» concludono gli autori.
Jama 2015. doi:10.1001/jama.2015.13043
http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jama.2015.13043
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