Farmaci e dintorni
03 Ottobre 2016Uno studio appena pubblicato sulla rivista Jama Psychiatry suggerisce la presenza di una correlazione diretta tra contraccettivi ormonali e rischio di usare per la prima volta gli antidepressivi e o di ricevere una diagnosi di depressione tra le donne danesi, specie se adolescenti. «Pochi studi hanno quantificato l'effetto della contraccezione ormonale sul rischio di depressione, anche perché una modifica del tono dell'umore è una causa nota per la sospensione del contraccettivo» esordisce Øjvind Lidegaard dell'Università di Copenhagen in Danimarca, ricordando il ruolo degli effetti indesiderati tra cui ritenzione idrica e aumento di peso, ma anche la possibilità che l'assunzione di ormoni possa influenzare l'umore fino a portare alla comparsa dei sintomi depressivi. Per approfondire l'argomento gli autori hanno utilizzato i registri danesi anagrafici e sanitari per analizzare oltre un milione di donne e ragazze di età compresa tra 15 e 34 anni, seguendole dal 2000 al 2013 con un follow-up medio di 6,4 anni.
«In questo periodo il 55% del campione oggetto di studio ha utilizzato la contraccezione ormonale» scrivono i ricercatori, sottolineando che tra le partecipanti ci sono state 133.178 prime prescrizioni per antidepressivi e 23.077 prima diagnosi di depressione. Rispetto a chi non ne faceva uso, le donne che assumevano contraccettivi orali estro-progestinici avevano un rischio relativo del 23% maggiore di usare un antidepressivo per la prima volta, tasso che saliva al 34% nelle donne che assumevano solo progestinici. «Simili o di poco inferiori le probabilità di ricevere una diagnosi di depressione» aggiunge Lidegaard, sottolineando che l'eccesso di rischio era maggiore tra le adolescenti, che avevano probabilità quasi doppie di ricorrere per la prima volta a un antidepressivo con la pillola estro-progestinica, che salivano a più del doppio usando il progestinico da solo. «Servono comunque ulteriori studi per verificare se la depressione possa essere un potenziale effetto negativo della contraccezione ormonale, e se questi risultati siano ripetibili in altre popolazioni» concludono gli autori.
Jama Psychiatry 2016. doi:10.1001/jamapsychiatry.2016.2387 http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamapsychiatry.2016.2387
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