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Farmaci e dintorni

04 Dicembre 2018

Dismenorrea, studio: farmacista interlocutore principale per terapie di seconda linea


I dolori legati al ciclo mestruale (dismenorrea) risultano essere quelli con maggiore impatto sulla qualità di vita delle donne, per affrontarlo si rivolgono prevalentemente al medico, ma per una seconda linea di trattamento preferiscono il farmacista al medico (40% vs 20%). I dati diffusi da Sifac, Società italiana di farmacia clinica, sono stati raccolti da una recente ricerca su un campione di 290 donne, realizzata da un team multidisciplinare costituito da ricercatori delle Università di Milano, Firenze e Siena, dall'Ospedale Careggi di Firenze, e coordinato dalla Sifac, da cui è emerso che il dolore severo per dismenorrea è stato riportato dal 58% delle pazienti con una sofferenza di una durata di circa 4 giorni a trimestre. Il 45% delle donne ha dichiarato di aver perso circa 2 giorni di lavoro a causa della problematica nei tre mesi precedenti all'intervista.

Lo studio, sottolinea Sifac, "fa emergere un interessante dato circa la figura del professionista sanitario alla quale le pazienti si rivolgono per la risoluzione dei sintomi. Per la prima ricerca di un rimedio terapeutico, la maggior parte delle pazienti fanno riferimento al medico (40%) o optano per una scelta in automedicazione (37%), e solo per il 23% chiedono consiglio al farmacista. Nel caso della ricerca di una seconda linea di trattamento la percentuale delle donne che optano per una scelta in automedicazione rimane pressoché invariata (39%), mentre quella tra medico e farmacista risulta essere ribaltata: i medici vengono interpellati dal 20% delle donne, contro il 40% dei farmacisti. Tale risultato sottolinea come il ruolo del farmacista sia importante nel consiglio terapeutico delle pazienti affette da dismenorrea, specie in quelle che hanno maggiori difficoltà nella gestione della problematica". Lo studio conferma "un impatto significativo del dolore pelvico severo sulla qualità della vita e sulla produttività lavorativa delle donne italiane" ma, fa notare Sifac, si tratta di uno studio, pubblicato su una rivista medica internazionale indicizzata, Journal of Endometriosis and Pelvic Pain Disorders, "riguardante il dolore ginecologico, condotto all'interno delle farmacie di comunità italiane".

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