Fitoterapia
08 Agosto 2014Tra gli integratori più venduti al mondo ci sono quelli che vantano effetti dimagranti. Molti di loro contengono "minestroni" di piante per lo più ad azione lassativa, capaci di offrire uno sbrigativo effetto sgonfiante ma non strutturato sul lungo termine. La fitoterapia può supportare efficacemente un regime ipocalorico e ipoglicemico purché rientri in un percorso programmato dallo specialista. Diete a basso profilo glicemico possono essere integrate ad esempio con estratti di Caffè verde che riducono il peso corporeo migliorando la tolleranza al glucosio e la sensibilità all'insulina. I due effetti, dimagrante e ipoglicemizzante, sono mutuamente correlati ed influenzati dall'azione combinata dell'acido clorogenico e dall'alcaloide trigonellina. Quest'ultima è presente anche nel Fieno greco (Fg), usato nella tradizione come antiastenico. Nei suoi semi si trovano anche oli, proteine (26%), saponine steroidee e una mucillagine formata da galattomannani (48%). Diversi studi hanno dimostrato che gli estratti acquosi di Fg, quindi privati della componente grassa, possono abbassare sia l'indice glicemico sia i livelli di colesterolo totali nell'uomo; inoltre studi su ratto rivelano anche un effetto inibitorio sull'accumulo di grasso introdotto dalla dieta. Il modo migliore per estrarre il Fg è di sospendere i semi contusi in acqua fredda per una notte, filtrare e assumere la mucillagine così ottenuta prima dei pasti principali. Nonostante esistano approcci come questi, magari meno immediati ma più salutari, molte ricette magistrali riportano ancora preparati anoressizzanti su base amfetaminica, soprattutto contenenti efedrina. Si tratta di un protoalcaloide ad attività simpaticomimetica estratto dall'Ephedra sinica, una pianta usata nella medicina cinese come antiasmatico. L'utilizzo dell'intera pianta consente di ridurre il rischio di eventi avversi legati all'attivazione simpatica (ipertensione, tossicità cardiaca e celebrovascolare) ottenendo al pari della singola molecola, il rilassamento della muscolatura bronchiale, l'aumento del flusso ematico verso la periferia e l'aumento della termogenesi. Nella fitoterapia occidentale si usa per lo stesso scopo l'estratto di arancio amaro contenente una molecola amfetamino-simile, la p-sinefrina, più sicura da un punto di vista tossicologico anche se non esente da effetti avversi. Essa agisce con meno affinità dell'efedrina, sul recettore â-3 stimolando la termogenesi e la lipolisi in modelli animali e nell'uomo. In farmacia sono disponibili estratti titolati in sinefrina al 6, 10 e al 98%.
Angelo Siviero
Farmacista esperto in fitoterapia e galenica
info@fitovallee.com
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2023 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)