Omeopatia

30 Novembre 2011

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Pianta appartenente alla famiglia delle Composite. Conosciuta anche come Arnakis o pelle di agnello per la lanugine che ricopre le foglie. Per secoli utilizzata dal popolo come “pianta del traumatizzato”, dal 1600 viene studiata anche dal mondo scientifico e denominata “panacea dei traumi”. In omeopatia é utilizzata soprattutto nelle manifestazioni conseguenti a trauma fisico. 

Principali indicazioni
Traumatismi in generale (muscoli, tendini, vasi).
Estrazioni dentarie o altri interventi chirurgici (dolore ed emorragia).
Doglie.
Sindrome influenzale con sensazione diffusa di indolenzimento e contusione muscolare.
Lombalgia da sforzo.
Angina da sforzo. 

Caratteristiche psicologiche del paziente
Paziente irritabile, pauroso, che teme di essere avvicinato e toccato, cupo e taciturno. Stupore. Tutti questi sintomi scaturiscono, di solito, dopo un evento traumatico.

Sintomi e modalità di reazione
Senso di contusione, di ammaccatura, di rigidità dolorosa, di contrattura, edema, ecchimosi.
Peggioramento dei sintomi al minimo contatto e con il movimento.
Miglioramento con il riposo.

Posologia
Nelle forme acute la diluizione 7-9 CH, tre granuli sublinguali ogni ora diradando le assunzioni in base al miglioramento dei sintomi. Se sono presenti tutti i sintomi generali del rimedio, la 30 CH in dosi settimanali. 

Il simile cura il simile
In base al principio della similitudine omeopatica che correla l’azione tossica di una sostanza (ad alte dosi) con la sua azione curativa (a piccole dosi non tossiche), l’azione curativa di questo rimedio agisce sui travasi ematici a livello dei capillari, sensazioni di indolenzimento a livello muscolare, stato febbrile adinamico a livello generale con volto arrossato e congesto, febbre intensa, brividi. 

Italo Grassi

Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.