Omeopatia

07 Febbraio 2013

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È il Fosfato ferroso ferrico, una polvere blu ardesia, miscela di fosfato ferroso idrato e fosfato ferrico. Studiato e usato in Inghilterra da Schussler e i suoi allievi nelle prime fasi della flogosi febbrile. La sperimentazione mostra che le diluizioni 5 e 9 CH inibiscono in modo significativo la liberazione di radicali liberi dall’ossigeno che favoriscono l’infiammazione. 

Principali indicazioni
Congestione alla testa, cefalea frontale, epistassi. Rinofaringiti acute con otiti acute congestizie. Laringiti, tracheiti, bronchiti. Gonfiore alle parotidi, febbre che si sviluppa in modo lento e progressivo. Esantemi. 

Caratteristiche psicologiche del paziente
Isteria e ipocondria con ansia notturna e apprensione per l’avvenire. Paura delle calamità, della folla, tristezza. Indifferenza ai piaceri appassionanti. Incapace di concentrarsi. Sensazione di ebrezza e di pienezza alla testa per congestione. La compagnia non gli piace, è collerico e perfino violento. Grande debolezza e desiderio di sdraiarsi, ipersensibilità al dolore e iperestesia al minimo rumore. 

Sintomi e modalità di reazione
Sensazioni: secchezza laringotracheale e dolori pungenti al petto, vampate di calore al viso e al capo, astenia. Peggiora: all’aria aperta e fredda, con sforzi, movimento, col rumore e la luce (cefalee).
Migliora: freddo locale (cefalee). 

Posologia
Prescrivere 7-9-15 CH, 3 granuli da due a tre volte al giorno. 

Il simile cura il simile
Cura gli stati infiammatori accompagnati da febbre poco elevata, astenia, congestioni localizzate e fenomeni emorragici localizzati. 

Tiziana Di Giampietro 

Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.