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Politica e Sanità

16 Novembre 2011

Pandemia: Italia virtuosa


Nella 50� settimana si registrano circa 132.000 nuovi casi, con un’incidenza totale delle sindromi influenzali pari a 2,20 casi per mille assistiti, in flessione rispetto al valore osservato nella settimana precedente (3,78 casi per mille assistiti)

La fascia di età più colpita è sempre quella pediatrica (0-14 anni), con un’incidenza pari a 5,10 casi per mille assistiti (6,62 per mille nella fascia dei bambini di 0-4 anni e 4,32 per mille nella fascia 5-14 anni), ma si osserva un calo dell’incidenza in ogni classe d’età, anche se più marcato nelle fasce pediatriche in cui l’incidenza è quasi dimezzata. è stabile il numero degli accessi al pronto soccorso e quello dei ricoveri per sindrome respiratoria acuta, per tutte le fasce d’età: il 5,4% di tutte le persone che si sono rivolte ai pronto soccorso è stato visitato per sindrome respiratoria acuta e di questi, il 24% è stato ricoverato. Nell’ultima settimana si sono verificati 17 decessi dovuti all’influenza A/H1N1v, per un totale di 163 decessi dall’inizio dell’epidemia. Di questi, il 40% erano donne mentre le fasce di età più colpite sono quella tra i 15 e i 44 anni (37% dei decessi) e quella tra i 45 e i 64 anni (31,5%). La Regione più colpita è la Campania con il 27,6% di tutti i decessi seguita da Puglia (15,3%), Lombardia e Calabria (entrambe 7,4%), Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia con il 6% circa di decessi ciascuna. Tre Regioni/P.A. (Valle d’Aosta, Trento e Sardegna) non hanno segnalato alcun decesso. L’83% dei decessi è avvenuto in persone che presentavano almeno una condizione di rischio precedente. L''Italia emerge come Paese “virtuoso” nella gestione della pandemia, che sembra giunta a una pausa, ma che non è affatto chiusa. E'' positivo il bilancio, a oggi, sulla pandemia: la spesa pro-capite per i vaccini in Italia è stata inferiore a quella di Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Canada e sono stati ottenuti buoni risultati in termini di contenimento dei decessi. Per debellare la pandemia non bisogna abbassare la guardia e proseguire con le vaccinazioni per eradicarla.

Fabrizio Pregliasco

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