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Politica e Sanità

16 Novembre 2011

Democratici Usa contro Big Pharma


Bloccare gli accordi stretti fra le Big Pharma e le aziende che producono farmaci generici per ritardare o impedire l''ingresso sul mercato di medicinali senza griffe, meno costosi di quelli di marca. E'' l''obiettivo di una lettera firmata da un gruppo di deputati americani e dalla Federal Trade Commission (Ftc), riporta il New York Times. Se approvato e inserito nella riforma sanitaria, il Congressional Budget Office stima che questo divieto potrebbe far risparmiare alle casse pubbliche e ai cittadini quasi due miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Secondo la Ftc, nel 2009 sarebbero stati 19 gli accordi firmati, mentre nel 2004 non se ne registrò nessuno. Si calcola che in media, un''intesa del genere possa tenere un medicinale equivalente lontano dal mercato per 17 mesi in più rispetto al normale. La versione della riforma sanitaria approvata alla Camera includeva già la previsione di un blocco di questa pratica, al contrario di quella del Senato. Un gruppo di nove deputati democratici, guidati da Herb Kohl del Wisconsin, hanno dunque scritto una lettera al leader della maggioranza al Senato, Harry Reid, insistendo sul fatto che nel testo definitivo debba essere inserito tale divieto. Secondo Ims Health, i farmaci generici rappresentano il 22% della spesa farmaceutica statunitense e circa tre quarti delle prescrizioni mediche. Le industrie assicurano che gli accordi stretti con i produttori di generici servono a risolvere legittimamente eventuali lunghi contenziosi legali sui brevetti che proteggono i prodotti griffati. Secondo Kathleen Jaeger, president della Generic Pharmaceutical Association, "non sono altro che intese volte a permettere agli equivalenti di arrivare sul mercato anche prima che il brevetto scada, dando ai consumatori accesso a prodotti meno costosi". Jon Leibowitz, a capo della Ftc, crede invece che molti di questi accordi violino le leggi antitrust: "vengono fatti sulle spalle dei consumatori", assicura "e dal punto di vista della Ftc sono uno dei peggiori abusi nel settore. Vanno banditi".

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