Politica e Sanità
15 Novembre 2011Federfarma ha annunciato di aver sospeso la protesta che avrebbe dovuto cominciare il 19, e il ministero della Salute annuncia lavvio di trattative con il Governo per risolvere la vertenza sulletico di fascia C. La FOFI accoglie la notizia con soddisfazione e dà atto al Ministro di avere responsabilmente fornito unulteriore prospettiva al dibattito già avviato con il tavolo tecnico cui hanno preso parte le diverse componenti del settore
Scongiurato, quindi, lo scenario paventato da molti dei cittadini costretti a pagare i farmaci prescritti attraverso il Servizio sanitario nazionale. Nel suo comunicato, Federfarma ha tenuto a precisare che la scelta che aveva fatta era legittima. In realtà le farmacie hanno preannunciato, con il congruo anticipo previsto dalla legge sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, uniniziativa sindacale. Tale iniziativa si sarebbe svolta nel pieno rispetto delle procedure previste dalla Commissione di garanzia con una delibera (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale) che regola dettagliatamente possibili agitazioni delle farmacie. Nel ripercorrere le vicende che avevano portato allannuncio dell8 novembre, Federfarma ha ricordato come le proposte uscite dal tavolo tecnico, elaborate insieme alla Federazione nazionale degli Ordini e ad Assofarm, tenessero conto dellobiettivo di aumentare la concorrenza, di creare nuove opportunità per i laureati che aspirano ad una propria farmacia, di agevolare laccesso al farmaco e ai servizi offerti dalle farmacie, consentendo di assegnare in tempi brevi a farmacisti che oggi non hanno una farmacia almeno 2.000-2.200 nuove farmacie (che si aggiungono alle 17.500 attuali) e di rendere più flessibili gli orari delle farmacie stesse. Il comunicato prosegue sottolineando che lagitazione delle farmacie nasce dal timore che, anzich� tenere conto di queste proposte, si voglia far approvare a ogni costo la vendita dei medicinali con obbligo di ricetta medica nei supermercati e nelle parafarmacie. Questa misura stravolgerebbe il sistema, permettendo laccesso ovunque a medicinali delicati, come antitumorali, antidepressivi, ormoni, vaccini. Se la misura fosse approvata, lItalia sarebbe lunico Paese al mondo a permettere la vendita di farmaci con ricetta negli esercizi commerciali. Le farmacie raccolgono lappello del Ministro della salute Livia Turco e sospendono liniziativa sindacale prevista per il 19 novembre prendendo atto che, a fronte di questa sospensione, il Governo ha aperto un confronto per individuare soluzioni alternative allarticolo 2 del DDL Bersani-ter. Sul tema la Federazione nazionale degli Ordini è intervenuta, prendendo atto con soddisfazione della convocazione del Ministro Livia Turco e della decisione di Federfarma di sospendere lo stato dagitazione annunciato, dichiarando la completa disponibilità, sulla base delle proposte del tavolo tecnico, a ricercare una soluzione in grado di definire un moderno assetto del sistema farmacia nellinteresse dei cittadini e degli operatori. La Federazione chiude la nota dà atto al Ministro di avere responsabilmente fornito unulteriore prospettiva al dibattito già avviato con il tavolo tecnico cui hanno preso parte le diverse componenti del settore.
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