Politica e Sanità
16 Novembre 2011Il Centro ricerche di GlaxoSmithline di Verona si appresta a chiudere i battenti, come annunciano in queste ore i sindacati interni
A rischiare il posto di lavoro sarebbero "550 ricercatori under 45 anni, più 200 lavoratori collegati alla struttura. L''annuncio della chiusura - dice Francesco Crespi, biologo e componente della Rsu di Glaxo Smithkline - è stato dato a Verona dal capo della ricerca mondiale della multinazionale. E annunciato a Londra dal Ceo di Gsk", Andrew Witty. Un''operazione che rientrerebbe in un piano di riduzione dei costi tagli di circa 4.000 posti di lavoro in tutto il mondo. L''operazione sarebbe legata "ai risultati 2009 dell''azienda, non all''altezza delle attese degli azionisti. Si poteva decidere tra un piano per aumentare gli introiti, e il taglio dei costi. Ed evidentemente - dice Crespi - si è scelta la via più facile". "Questa è una vicenda che ci ha lasciati con l''amaro in bocca. E, come ho già detto ai dirigenti della GlaxoSmithKline, il Governo intende intervenire, senza naturalmente poter garantire nulla, ma cercando di trovare soluzioni locali e non, per vedere di non disperdere questo patrimonio che è stato creato negli anni". Lo ha annunciato il ministro della Salute Ferruccio Fazio a Roma, dopo l''annuncio dell''intenzione della multinazionale farmaceutica di chiudere il sito di Verona. "C''� una mia attenzione personale - ha aggiunto Fazio - ma anche del Governo e del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, interessato e disponibile a intervenire, qualora sia necessario, sulla vertenza lavorativa".
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