Politica e Sanità
16 Novembre 2011Nuovo, importante passo avanti per la messa in sicurezza delle sostanze chimiche più pericolose per l''uomo e l''ambiente: da oggi le aziende europee non potranno più produrre e importare i prodotti che non siano stati registrati presso l''Agenzia europea per la chimica (Echa) entro il 30 novembre scorso. La scadenza era stata fissata a suo tempo nel quadro dell''applicazione del programma Reach per il controllo delle sostanze chimiche pericolose e riguarda in particolare i prodotti a maggior rischio per effetti cancerogeni, mutamenti genetici, e tossicità sul sistema riproduttivo. Attraverso l''obbligo di registrazione - le domande presentate a Echa sono state 24.675 - le aziende che trattano prodotti chimici sono tenute ad essere a conoscenza dei rischi che corrono e attrezzate per farvi fronte in ogni evenienza. «Nei prossimi anni» ha detto il commissario all''ambiente Janez Potocnik «le conoscenze acquisite grazie a Reach porteranno a ulteriori progressi nella sicurezza, a un minore inquinamento chimico, a scelte più “verdi” da parte di consumatori e imprese e, in generale, a un ambiente più pulito». La scadenza del 30 novembre, ricorda una nota della Commissione Ue, ha riguardato le sostanze chimiche più pericolose e prodotte o importante in quantità più rilevanti. Altre due scadenze, fissate per il 2013 e il 2018, riguarderanno l''obbligo di registrazione dei prodotti o importanti in minor quantità.
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